Il Teatro Antico di Taormina ha inaugurato i lavori di restauro conservativo del “porticus post scaenam”, il cui retro della scena si apre sullo splendido panorama dell’Etna e del mare. Questo intervento, promosso dal Parco Archeologico Naxos Taormina e diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, rappresenta un nuovo capitolo dopo circa settant’anni dal celebre restauro condotto dall’archeologo Luigi Bernabò Brea, che ha conferito al monumento la sua attuale fama globale.
Il progetto ha visto la collaborazione di American Express, attraverso Artfin, nel coordinamento dell’aspetto architettonico, essenziale per preparare il terreno agli interventi di restauro e conservazione su uno dei gioielli del patrimonio archeologico siciliano.
L’assessore ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato che, come avvenuto nel 2022 per il restauro delle gradinate, i lavori attuali non interromperanno la fruizione del sito da parte dei visitatori. Anzi, i restauratori al lavoro suscitano interesse e curiosità tra i visitatori, i quali potranno osservare da vicino l’evolversi del processo. I lavori dovrebbero essere completati entro l’inizio dell’estate, in tempo per la stagione degli spettacoli.
Una caratteristica fondamentale di questo intervento è la configurazione su misura dei ponteggi, che consentono la visita dei visitatori durante i lavori senza compromettere il paesaggio circostante. Questa soluzione, sebbene complessa per i restauratori, preserva l’unicità del panorama intorno al monumento.
La direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, ha evidenziato l’importanza di questo momento per lo studio del teatro, poiché permetterà analisi mirate sui materiali da costruzione utilizzati, fornendo dati cruciali per il restauro del monumento.
Questo primo lotto di interventi si concentra sulla parte più compromessa del teatro, danneggiata nel tempo e dagli agenti atmosferici, e segue uno scrupoloso rilievo laser 3D eseguito nel 2021 per ottenere un modello digitale tridimensionale del sito.
I lavori sono finanziati interamente dal Parco Naxos Taormina per un importo di circa 500 mila euro e sono guidati dal “Laboratorio per l’Architettura Storica stp srl” di Palermo, con la direzione dei lavori dell’architetto Saverio Renda e l’impresa esecutrice “Siqilliya srl” di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), con la direzione tecnica dell’architetto/conservatore Francesco Mannuccia.
Questo primo intervento riguarda un edificio a tre piani, risalente all’età imperiale romana, parzialmente danneggiato dal terremoto del 365 d.C., e rappresenta un passo significativo per il recupero e la conservazione di questo importante monumento storico e culturale.