Palmira Mancuso (Più Europa) su caso tirocinanti: “ancora una prova dell’uso elettorale della Messina Social City”

“Quanto emerso sulla vicenda relativa al progetto “Percorsi Nuovi dell’abitare” promosso dalla Messina Social City in collaborazione con il Comune di Messina, è una ulteriore prova del modus operandi del sistema De Luca, che attraverso l’azienda partecipata nutre il proprio consenso elettorale. E’ lampante quanto possa valere una platea di 400 tirocinanti, definiti “lavoratori” dalla sindacalista di fiducia dell’amministrazione Clara Crocè, che in un video sui social ha annunciato che il prossimo bando non terrà conto dell’Isee, ci saranno nuove regole e addirittura più tirocini a disposizione.

In pratica ha ammesso quanto denunciato da Angela Rizzo (dell’Associazione Diritti in Movimento) ovvero che le famiglie coinvolte nel progetto hanno ricevuto un compenso mensile di 600 euro nel 2022, ma ora sono escluse dal ricevere l’assegno di inclusione. Messinesi fragili, che la sindacalista Crocè ha definito “una platea di disperati” che noi riteniamo strumentalizzata per le elezioni del 2022 e che ora si trovano senza supporto economico. Mi chiedo perché non sono stati informati del rischio legato al possesso del CUD al momento della firma per il tirocinio di inclusione sociale”.

Così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa, che aggiunge: “la tempistica dell’annuncio di un nuovo bando che terrà queste famiglie “in bilico” fino alle prossime elezioni amministrative solleva sospetti sul reale impegno dell’amministrazione nel garantire una vera inclusione e nel fornire opportunità di formazione e lavoro dignitose, e con Più Europa, ci impegniamo a monitorare attentamente questa situazione e a promuovere trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni coinvolte”.

“Inoltre esprimiamo solidarietà ad Angela Rizzo nei confronti della quale è stato usato un linguaggio violento da parte di Clara Crocè, che da pasionaria si è tramutata nella vestale del deus ex machina di Sud Chiama Nord, di cui ha evidentemente ha assorbito i metodi, compreso quello di non rispondere nel merito ma di spostare l’attenzione sul personale, cercando di denigrare chi muove critiche. Lo abbiamo notato anche con gli scomposti video di replica di Cateno De Luca sulle iscrizioni degli assistenti sociali al partito Sud Chiama Nord promosse dall’assessore al ramo. Per noi fa tutto parte della strategia del consenso su cui si basa il potere elettorale che ha permesso al sindaco Basile di sostituire, seppur silenziosamente, il suo capo politico. Lo ribadiamo: Messina Social City è un vaso di Pandora che è stato scoperchiato e giorno dopo giorno riversa i “mali” che contiene”.

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