I Segretari generali di FP CGIL e CISL FP, a seguito dell’esito dell’assemblea e in considerazione dell’impegno assunto dal Sindaco di fronte ai lavoratori, hanno invitato al Primo Cittadino e ai vertici della MSC ad affrontare la questione salariale
Un’assemblea partecipata, aperta; un’assemblea di confronto e di riflessione, nel corso della quale le lavoratrici e i lavoratori hanno avuto l’opportunità di manifestare perplessità e dubbi rispetto alla loro situazione lavorativa, alle questioni organizzative e gestionali , nonché sulla questione degli aumenti salariali. I “protagonisti” sono stati i lavoratori della Messina Socia City, convocati da FP CGIL e CISL FP per fare il punto della situazione a quasi 5 anni dalla nascita dell’Azienda Speciale che ha internalizzato i servizi sociali erogati dal Comune di Messina.
«La voce dei dipendenti durante l’assemblea è stata chiara ed univoca – affermano il Segretario Generale della FP CGIL, Fracesco Fucile e la Segretaria Generale della CISL FP, Giovanna Bicchieri -, vogliono delle risposte e il fatto che dopo il famoso l’incontro che l’Amministrazone ha avuto con i vertici del CdA lo scorso 18 gennaio, non si sia saputo nulla, non ha fatto altro che aumentare la tensione». Un bisogno, dunque, di risposte, motivato dal fatto che allo stato attuale, i dipendenti della Messina Social City, tra i dipendenti di tutte le società “afferenti” al Comune di Messina, hanno i salari più bassi. «Abbiamo colto l’occasione del confronto con i lavoratori – evidenziano i Segretari Generali – per ricordare al Sindaco quanto è stato registrato anche agli atti della commissione consiliare lo scorso settembre, occasione in cui abbiamo avanzato l’ipotesi di cambio di CCNL “traghettando” al CCNL Funzioni Locali. L’obiettivo che deve essere raggiunto è, e rimane, l’aumento del potere salariale delle lavoratrici e dei lavoratori ed ecco perché, nella giornata di ieri, abbiamo inviato un’ennesima richiesta di incontro, cogliendo anche l’impegno che lo stesso Sindaco Basile ha assunto con i lavoratori durante il suo intervento in assemblea».
I tanti interventi dei lavoratori che hanno preso parte all’incontro, ha poi consentito di far emergere la generale sensazione di smarrimento che serpeggia tra coloro che hanno compiuto, e in alcuni casi abbondantemente superato, i 24 mesi di anzianità, e sperano di capire quali siano le intenzioni dell’Azienda rispetto alla trasformazione del rapporto di lavoro da determinato ad indeterminato: «Le preoccupazioni dei dipendenti – affermano i dirigenti sindacali – sono legittime e non riguardano solo i lavoratori che hanno superato, adesso, i 24 mesi, ma tutti coloro che magari lavorano già da un anno alla MSC e si domandano se continuare a scegliere questa Azienda possa significare fare un investimento, professionale e personale, su questa grande realtà della nostra città, o se invece il loro destino è quello di rimanere precari a vita. La MSC – sottolinenano ancora Fucile e Bicchieri – deve fare chiarezza una volta per tutte e magari affrontare un confronto costruttivo con FP CGIL e CISL FP, per cercare di individuare delle soluzioni lì dove le soluzioni sembrano non esserci». Diverse, infine, le osservazioni mosse dai lavoratori rispetto alle numerose difficoltà organizzative nella gestione quotidiane delle attività: «E’ necessario – concludono i Segretari Generali – considerato soprattutto il numero di dipendenti che è stato raggiunto, che l’Azienda si doti di un’organizzazione più capillare ed efficente».