In una dichiarazione rilasciata dal Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “Rispetto Messina”, emergono preoccupazioni riguardo alla gestione delle società partecipate del Comune di Messina e al presunto reclutamento di dipendenti pubblici per fini politici.
Il comunicato evidenzia una gestione amministrativa caratterizzata da sovrapposizioni di logiche “privatistiche” su un contesto istituzionale, che dovrebbe invece perseguire il bene comune e l’interesse pubblico. Si fa riferimento a promesse elettorali non mantenute riguardanti l’abolizione delle società partecipate e il trasferimento delle loro funzioni al Comune, mentre la realtà ha visto una loro proliferazione e un potenziamento dei loro organici.
Si solleva anche l’allarme riguardo a un presunto sistema di “fidelizzazione” all’interno delle società partecipate, che avrebbe portato a favoritismi basati sulla fedeltà politica piuttosto che sulle competenze. Questo contesto sarebbe associato a una prassi di controllo sui dipendenti pubblici, suscitando rievocazioni di “schedature” proprie di regimi autoritari.
Il Gruppo “Rispetto Messina” denuncia la persistenza di un sistema politico-clientelare, con pratiche di “scambio” e controllo sulle adesioni politiche dei dipendenti pubblici, definendo la situazione una “commedia” con tratti inquietanti di “Stasi” in salsa “jonico-peloritana”.
La dichiarazione solleva interrogativi sulla trasparenza e l’integrità delle pratiche amministrative nel contesto delle società partecipate, mettendo in luce la necessità di un’indagine approfondita su tali questioni.