L’anno giudiziario a Messina è stato inaugurato con un forte richiamo alle sfide e alle difficoltà che il sistema giudiziario affronta nella provincia. Durante la cerimonia, il presidente della Corte di Appello di Messina, Luigi Lombardo, ha evidenziato il persistente buon andamento della giurisdizione civile e penale nel distretto, nonostante le limitazioni operative causate dai vuoti di organico del personale di magistratura.
Lombardo ha sottolineato che, nonostante le sfide, la giustizia continua a operare con determinazione. Tuttavia, ha anche esposto le carenze significative di organico che attualmente affliggono diversi uffici giudiziari nel distretto di Messina. In particolare, ha rivelato che nella Corte di Appello mancano due presidenti di sezione su cinque, mentre il Tribunale di Messina lamenta la vacanza di due presidenti di sezione su sei e di due giudici.
Le carenze sono ancora più gravi negli Uffici requirenti di primo grado. Nella Procura della Repubblica di Messina, ad esempio, sono vacanti ben tre posti di sostituto; la situazione non è migliore presso la Procura della Repubblica di Patti, dove su un organico di cinque sostituti, due posti sono rimasti scoperti.
L’inadeguatezza delle piante organiche rispetto al numero delle sopravvenienze è un problema diffuso, secondo Lombardo. Ha sottolineato che la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni è caratterizzata da un organico insufficiente, composto solo dal Procuratore della Repubblica e da un solo Sostituto.
La relazione del presidente ha messo in luce anche le criticità sociali che affliggono l’area metropolitana di Messina. Situazioni di emarginazione e rischio di devianza sono presenti a vari livelli sociali, in parte a causa della mancanza di servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari adeguati. Alcune periferie della città sono descritte come luoghi di persistente emarginazione, poco adatti alla socialità e alla positiva aggregazione negli spazi pubblici.
Un campanello d’allarme è stato anche suonato riguardo al consumo di droga, che coinvolge una popolazione minorile sempre più numerosa. Lombardo ha dichiarato che il consumo di droga tra i giovani è in aumento, portando a incontri pericolosi tra minorenni tossicodipendenti e gruppi di altri giovani coinvolti nella commercializzazione di sostanze stupefacenti. Questa situazione, inevitabilmente, alimenta e arricchisce la criminalità organizzata.
Il presidente ha concluso sottolineando che il traffico di sostanze stupefacenti è un fenomeno allarmante, diffuso in tutta la provincia di Messina. I procedimenti in materia di stupefacenti sono aumentati del 32% rispetto all’anno precedente, passando da 840 a 1.111. La città non solo funge da crocevia per il transito di droga, ma è diventata anche un mercato di rilievo per il commercio di sostanze stupefacenti di varia natura.
L’inaugurazione dell’anno giudiziario a Messina ha dunque evidenziato le sfide significative che il sistema giudiziario locale affronta e ha posto l’accento sulla necessità di affrontare tempestivamente le carenze di organico e le problematiche sociali che minano l’efficacia della giustizia nella provincia.