Il Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “RispettoMessina” è intervenuto sull’incontro a Palazzo Zanca tra il Sindaco Basile e l’amministratore della Stretto Spa Ciucci.
Il Sindaco di Messina ha avuto un incontro con “l’immarcescibile” vecchio e nuovo Presidente della “Stretto di Messina”nel corso del quale ha assicurato la piena collaborazione della Amministrazione Comunale in relazione alle procedure propedeutiche alla realizzazione di quello che viene definito da più parti ( e per varie ragioni) -sistema Ponte o ” affaire Ponte”.
Denotando così una disponibilità, se non una acquiescenza, che vanno a stridere con certi atteggiamenti assunti in passato dallo stesso Sindaco Basile.
Perché ci ricordiamo di un Sindaco ,quasi bellicoso, che,tempo fa,insieme ai suoi colleghi di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni ,rivendicava di fare parte del tavolo di ” governance “della “Stretto di Messina spa”, e che, dopo la mancata presa in considerazione di tale richiesta (perché bisognava portare avanti altre “logiche”) dichiarava che andavano valutate le ricadute di impatto ambientale sul territorio cittadino di certe opere legate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Ora invece lo vediamo ” alzare bandiera bianca” e stendere il tappetino rosso ai ” nuovi colonizzatori” ,assumendosi, però,la responsabilità di dare l’ assenso anche all’ incontestabile stravolgimento di larga parte del territorio cittadino,ed a decenni (perché a questo si andrà inevitabilmente incontro) di pesanti disagi per i lavori previsti che ricadranno sulla città e sui messinesi.
Ma il sindaco Basile ,nonché componente della Giunta esecutiva del movimento politico “Sud chiama Nord”,dovrebbe chiarire se la sua posizione favorevole al Ponte derivi da motivazioni di carattere politico,in un contesto , però ,in cui rischia di svolgere il ruolo di una ” pedina” in uno scacchiere molto più ampio.
E prima di assumere impegni così” gravosi” avrebbe dovuto ricordarsi di essere stato eletto ( grazie ad una cervellotica e vergognosa legge elettorale regionale) dalla”minoranza” delle elettrici ed elettori messinesi.
Fatto trascurato, che avrebbe dovuto comportare un modo di essere diverso ,in questa ed in tante altre occasioni, caratterizzato da una maggiore attenzione e rispetto per le opinioni di tutte le cittadine e di tutti i cittadini messinesi compresi coloro che non lo hanno votato; invece di fare prevalere e perseguire la logica dell’ utilizzo della ” Istituzione Comune di Messina” come strumento di potere ,gestito con una tinta,malcelata, di “arroganza” trasmessagli per “linea ereditaria”.