Fiamme Gialle agli imbarcaderi, bloccato corriere con cocaina del valore di 250 mila euro

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Messina hanno compiuto un importante sequestro di stupefacenti, arrestando un corriere italiano che tentava di trasportare circa 1.200 grammi di cocaina attraverso lo Stretto di Messina. L’operazione ha avuto luogo durante i consueti controlli ai passeggeri e ai veicoli in transito sullo Stretto, evidenziando ancora una volta l’importanza delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Il corriere, di nazionalità italiana, è stato individuato grazie all’atteggiamento sospetto che ha manifestato appena sbarcato, quando si è reso conto della presenza dei cani antidroga. Mostrando segni evidenti di nervosismo, ha cercato di sfuggire alla situazione approfittando del traffico intenso dovuto alle festività natalizie. Tuttavia, i Finanzieri del Gruppo di Messina sono riusciti a bloccarlo dopo un breve inseguimento.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno scoperto che il corriere nascondeva la droga all’interno di una borsa tra gli effetti personali. Si trattava di un involucro con la classica forma dei panetti di cocaina, sul quale era stato apposto un disegno riportante il nome “ZEUS”, presumibilmente a indicare la qualità della sostanza stupefacente. Il valore stimato della cocaina sul mercato delle piazze di spaccio messinesi era di circa 250.000 euro.

L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, con l’indagato ora associato alla casa circondariale di Gazzi. La successiva fase processuale dovrà confermare le risultanze investigative, mantenendo il principio generale di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con l’importante contributo delle unità cinofile, sottolinea l’impegno costante nel contrastare il narcotraffico, soprattutto nei punti di accesso alla Sicilia. Il territorio peloritano si conferma come un nodo strategico per i traffici illeciti, e i frequenti sequestri di stupefacenti testimoniano l’attenzione delle autorità a contrastare il fenomeno, considerato una fonte primaria di sostentamento per le organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa, come accertato giudiziariamente.

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