Prelevato dai carabinieri nella sua abitazione il prof 35enne Giulio Chiofalo, al centro di una delicata vicenda partita dalla denuncia della madre di un diciassettenne, che ha portato nello scorso mese di ottobre, alle indagini condotte dai militari dell’Arma sotto la direzione del Pubblico Ministero, dalle quali è emerso che l’insegnante, dal gennaio di quest’anno, avrebbe commesso atti sessuali con il giovane, in cambio di denaro e regali.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata siglata dal Gip Tiziana Leanza, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Conte.
In questi mesi i carabinieri della sezione di Pg hanno effettuato una lunga serie di verifiche, anche grazie al contributo della polizia postale, su computer, pen drive e hard disk sequestrati al professore, consolidando l’impianto accusatorio che ha portato al suo arresto.
Una vicenda complessa, tanto che esiste un’altra indagine anche da parte della Procura dei minori, perchè il docente sarebbe stato sottoposto ad estorsione da parte di alcuni ragazzi.
Secondo quanto emerso, il docente avrebbe inizialmente richiesto al ragazzo delle foto e dei video che lo ritraevano e, successivamente, lo avrebbe indotto a subire atti sessuali, dietro il corrispettivo anche di costosi regali, tra cui due scooter, due telefoni cellulari e una playstation.
Sulla base degli elementi raccolti, a seguito dei gravi indizi di colpevolezza emersi, il GIP del Tribunale di Messina, valutata la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, ha emesso il provvedimento cautelare che i Carabinieri hanno eseguito nei confronti del professore 35enne che, ultimate le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’insegnante è già stato sospeso in via cautelare dal provveditore agli studi Stello Vadalà. Il docente, a quanto pare, avrebbe anche avuto incontri “casalinghi” pagando in denaro i ragazzi dopo le prestazioni sessuali. E alcuni di loro sarebbe già sttai sentiti dalla Procura per i minori come “persone informate dei fatti”. Ma c’è anche uno dei ragazzi coinvolti, forse più di uno, che attualmente è sottoposto ad indagini per diverse richieste estorsive di cui sarebbe stato vittima il professore.
Una catena di rapporti, tra silenzi e ricatti, che adesso è al vaglio degli inquirenti.