Policlinico di Messina, i sindacati proclamano lo stato di agitazione: “la Regione alzi il tetto di spesa per l’organico o sarà sciopero”

Sale la tensione al policlinico di Messina. I sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Fials, Nursing Up, Usb e Nursind hanno proclamato lo stato di agitazione del personale paventando azioni di protesta e giornate di sciopero con manifestazioni davanti all’assessorato alla Salute a Palermo.
La vertenza riguarda la cronica carenza di organico registrata nel tempo al policlinico Gaetano Martino. In particolare, “oltre 50 infermieri non prestano servizio per vari motivi e altri 53 coordinatori non sono mai stati sostituiti come personale addetto all’assistenza diretta. Si è fatto ricorso a continui ordini di servizio in tutti i reparti. Ad aggravare la situazione l’assenza di Oss che causa un demansionamento del personale infermieristico chiamato a svolgere anche compiti non propri”.
A innescare la protesta anche i ritardi nei lavori nel pronto soccorso “che aspettano la fine da oltre due anni e nel frattempo i pazienti sono accolti in locali improvvisati e inadeguati”. Infine resta irrisolto il problema della “viabilità disastrosa. I parcheggi sono inesistenti, e i diversi cantieri aperti causano la perdita di ulteriori posti”.
I sindacati chiedono quindi “l’aumento del tetto di spesa per consentire di potenziare l’organico, la proroga di tutto il personale in scadenza al 31 ottobre, la stabilizzazione di tutto il personale e l’assunzione di unità dal bacino della Sicilia orientale”. Le sigle invocano inoltre “la realizzazione di parcheggi dedicati al personale e la conclusione in tempi brevissimi dei lavori al pronto soccorso”.

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