Il gruppo civico “RispettoMessina” condivide la proposta di legge, presentata alla Camera dei Deputati dal gruppo parlamentare dei Verdi e Sinistra Italiana, per la istituzione di un Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola.
Una proposta che potrebbe avere un iter più breve e meno articolato di quella,sempre valida,del riconoscimento da parte dell’ UNESCO dello ” Stretto di Messina Patrimonio della Umanità”,e che corrisponde alla ormai improrogabile esigenza di fare prefigurare nei vari territori ipotesi di uno sviluppo strategico ” sostenibile”,che tenga conto, soprattutto, delle particolarità specifiche dei territori stessi.
E tale proposta ,su cui è auspicabile la convergenza di altri gruppi parlamentari,si inserisce pienamente nel disegno ,spesso auspicato ma che stenta a decollare,dell’Area Integrata dello Stretto; e corrisponde anche alla necessità di salvaguardia e tutela di valenze naturalistiche incomparabili.
Riteniamo inoltre che tale ipotesi potrebbe essere correlata e coniugata ad un altra ipotesi di sviluppo sostenibile del nostro territorio che mira alla valorizzazione di un altra “valenza ambientale” importante quale il patrimonio boschivo e forestale ,spesso soggetto ad “attentati” incendiari da parte di autentici criminali. Quel “Parco dei Peloritani “la cui proposta di istituzione ,dopo un lungo iter ed un confronto con i territori e gli Enti Locali interessati, venne affossata in maniera miope dalla Assemblea Regionale Siciliana ,qualche anno fa ,mediante il ” voto segreto”
Parco dei Peloritani che ,invece, valorizzerebbe l’ importante e diffuso “patrimonio verde” esistente sulle dorsali ionica e tirrenica dei Monti Peloritani ,e che insieme ad altri Parchi naturalistici esistenti quali il Parco dei Nebrodi ed il Parco Fluviale dell’ Alcantara ed ad altre riserve naturali orientate presenti su parte del territorio provinciale potrebbero costituire ,se ” a rete”una “Provincia dei Parchi”, in linea proprio con le idee di sviluppo dei territori contenuti nelle linee guida della Unione Europea.
Una visione che ponga in sinergia patrimonio naturale e patrimonio culturale ,e che potrebbe dare luogo ad un originale ” brand” rispetto ad altre realtà territoriali ; con una offerta turistica di qualita che coniughi natura e cultura come viene ormai sempre più richiesto ; ed il nostro territorio provinciale nella sua interezza e nella sua “pluralità” avrebbe tutte le caratteristiche per rispondere a queste due esigenze .
Ma perché ciò si possa attuare sarebbe necessaria una “visione ” che sappia guardare oltre il contingente ,e che allo stato attuale ,purtroppo,non si riesce né ad individuare né a scorgere.