La questione della proroga dei mandati dei rettori delle università italiane, in particolare dell’Università di Messina, si è finalmente chiarita grazie all’intervento diretto della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Durante un question time alla Camera, ha smentito categoricamente ogni ipotesi di proroga dei mandati in scadenza prima del 31 dicembre 2026.
Se fosse stata confermata, una tale decisione avrebbe avuto ripercussioni dirette sull’Università di Messina, permettendo al suo rettore, Salvatore Cuzzocrea, di rimanere in carica per ulteriori due anni. Ciò avrebbe causato un rinvio nella competizione elettorale tra la professoressa Giovanna Spatari, espressione della continuità dell’amministrazione Cuzzocrea, e il professor Michele Limosani, rappresentante dell’ala vicina all’ex rettore Pietro Navarra.
Con l’ipotesi di proroga ora definitivamente scartata, le attenzioni si spostano sulla data delle prossime elezioni rectorali. Sebbene non sia ancora stata definita una data esatta, ci sono tentativi di fissare il primo turno elettorale per il 1° dicembre 2023. La questione sulla scelta della data resta delicata, con dubbi sulla legittimità dell’eventuale decisione del decano Letterio Bonina, in procinto di pensionarsi.
Le dichiarazioni della ministra Bernini hanno risvegliato il dibattito in ambito universitario. Michele Limosani, uno dei candidati al rettorato, ha immediatamente commentato, esprimendo la necessità di fornire alla comunità accademica un calendario chiaro e definito. Ha sottolineato l’importanza di avviare un confronto ufficiale tra candidati, dando l’opportunità a tutti i membri della comunità accademica di essere pienamente coinvolti in un dibattito democratico.
Limosani ha, inoltre, espresso il desiderio che anche la prof.ssa Spatari, condivida questa urgenza. Questo affinché sia garantita una campagna elettorale trasparente, partecipata e soprattutto conforme alle aspettative della comunità universitaria.
Mentre si attendono ulteriori sviluppi, è evidente che il futuro dell’Università di Messina è al centro dell’attenzione, con la comunità accademica ansiosa di avere chiarezza e certezze sulle prossime mosse.