L’industria è un settore strategico per tutto il territorio. È il messaggio che lancia il Direttivo provinciale della Femca Cisl Messina che si è tenuto questa mattina a Milazzo alla presenza del segretario nazionale Sebastiano Tripoli, del segretario regionale Stefano Trimboli e del segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi.
Prima dello svolgimento dei lavori, la delegazione sindacale ha incontrato i vertici della Raffineria di Milazzo, il direttore e il responsabile delle relazioni. «È stata l’occasione – ha detto il segretario nazionale Sebastiano Tripoli – per ribadire il cammino di condivisione intrapreso a livello nazionale con una collaborazione sinergica tra RAM e sindacato. Il momento che sta attraversando la raffinazione è positivo, tornata alla produzione pre covid, ma le variabili in gioco sono tantissime, e con il tempo la situazione si normalizzerà rimettendo in discussione il ruolo delle raffinerie tradizionali dentro il percorso della transizione ambientale, energetica e digitale, a tutela del tessuto occupazionale della provincia. Il dialogo c’è e va avanti nella logica delle tutele e dello sviluppo del territorio».
Nel suo intervento ai lavori del Direttivo, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi ha sottolineato come sia «fondamentale recuperare le aree artigianali ed investire nelle infrastrutture, operando un ragionamento complessivo legato allo sviluppo del territorio ed alla creazione delle condizioni di attrattività necessarie per creare occupazione e lavoro».
Nell’ambito dei lavori del Direttivo sono stati approfonditi i temi della proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cisl nazionale sulla partecipazione dei lavoratori all’azienda. Sottolineata l’importanza del confronto e della partecipazione nelle scelte strategiche della vita dell’impresa, dalla sicurezza ai processi di sviluppo.
«Abbiamo raccolto le proposte e le idee arrivate dal dibattito che poi porteremo all’Assemblea Organizzativa – ha affermato il segretario regionale Stefano Trimboli -. È stata sollevata l’importanza della partecipazione perché, soprattutto nei nostri settori manifatturieri, ci tocca da vicino e per noi sarebbe una svolta nelle relazioni industriali».