In migliaia in corteo per urlare “No Ponte”

In numerosi si sono riuniti oggi a Messina per esprimere il loro dissenso  riguardo alla realizzazione di un’opera che “avrebbe un impatto devastante sulla città”.

Gino Sturniolo, noto rappresentante della Rete No Ponte, e candidato sindaco alle scorse amministrative ha dichiarato che interi quartieri verrebbero sventrati e molte persone sarebbero costrette a lasciare le proprie abitazioni.

Questo è solo l’inizio promette Sturniolo, «Continueremo le manifestazioni anche quando apriranno questi cantieri, sembrerebbe a luglio 2024, e non permetteremo a nessuno di devastare Messina. Ormai – continua l’attivista – la maggior parte delle persone è dalla nostra parte. Tutti hanno capito quali disagi dovrebbe sopportare la città».

Il ritorno in carreggiata della Società Stretto di Messina sembra aver fatto avanzare significativamente il progetto del ponte. Questo ente, istituito nel 1981, è stato riattivato grazie a un processo incluso nel decreto Omnibus, approvato dal governo di Giorgia Meloni, con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in prima linea.

Sturniolo sottolinea che i lavori per il  Ponte sullo Stretto  porterebbero con sé una flotta di mezzi pesanti che avrebbero un impatto diretto sui territori e sulla vita di centinaia di migliaia di abitanti nelle due regioni.

Gli attivisti che si oppongono alla costruzione del ponte trovano particolarmente strano che in questo contesto sembrino essere ignorate molte regole, come quelle che limitano i compensi dei manager. Questo è considerato particolarmente inaccettabile dato il contesto socio-economico in cui si trova il paese, con la riduzione di alcuni benefici sociali e le difficoltà che molte persone affrontano nel soddisfare i propri bisogni fondamentali. La loro opposizione continua su diverse questioni, tra cui la vulnerabilità sismica del territorio, l’impatto ambientale e le difficoltà logistiche. Sturniolo conclude affermando che manterranno la loro vigilanza e continueranno la lotta affinché il governo riveda i suoi piani.

ll corteo è partito da Piazza Cairoli per proseguire  su via Cesare Battisti,  viale Garibaldi e si è concluso a piazza Municipio per un concerto finale.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it