di Martina Galletta – Calato il sipario sulla seconda edizione, Volcanic Attitude si conferma un evento fuori dagli schemi per la sua natura “itinerante”. Un gruppo di persone, artisti e vulcanologi, scienziati, ricercatori ed appassionati, sono partiti dal Vesuvio alla volta dei vulcani delle isole Eolie, alla ricerca del dialogo tra mondi apparentemente agli antipodi.
Volcanic Attitude ricalca l’importanza della ricerca artistica e scientifica come guida alla conoscenza e scoperta non convenzionale e la ritrova proprio nelle connessioni tra vulcani emersi e sommersi e l’identità socioculturale di quell’arco del mediterraneo che unisce Napoli a Messina passando per l’arcipelago eoliano.
I vulcani sono stati dunque protagonisti delle giornate del festival inaugurato a Palazzo Fondi, a Napoli, il 26 giugno con una preview dell’opera #talkingtotheuniverse di Sophie Usunier.
Il 27 giugno è il Vesuvio il protagonista imponente e affascinante della camminata al Gran Cono guidata da Giovanni Macedonio, fisico e ricercatore dell’INGV (Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia) il quale ha approfondito aspetti della formazione vulcanica in un immaginario che attraversa secoli di eruzioni e modificazioni radicali del profilo che oggi riteniamo l’inconfondibile skyline del golfo partenopeo.
In vetta al Vesuvio Riccardo Arena ha aperto uno sguardo sull’inferenza della bellezza in paesaggi estremi. L’Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo la cui fondazione risale al 1841, ha poi ospitato anche il talk con il fisico Luigi Cimmino e la ricerca intorno al “viaggio al centro della terra” dell’artista Ignazio Mortellaro.
Da Napoli diretti all’isola di Vulcano, a bordo della Nave Laurana del Gruppo Caronte & Tourist, gli artisti del collettivo 181 hanno sorpreso i viaggiatori con una performance sul ponte, “Therefore the Falling Hazard”, una composizione cosiddetta “situazionale” che si è svolta in due parti: la prima in prossimità del passaggio sul vulcano sommerso Marsili, la seconda si è tenuta sulla spiaggia Le Sabbie Nere di Vulcano al tramonto del 30 giugno con una scenografica gru che ha scandito l’azione surreale e ironica del collettivo.
Dal 28 giugno al 2 luglio si sono alternati a Vulcano proiezioni di video, colazioni e interviste incrociate con gli scienziati e gli artisti, momenti di esplorazione e autocostruzione guidati da Francesco Careri, che ha invitato ad allestire una improvvisata tenda nomade coinvolgendo tutti i partecipanti in un laboratorio pratico e teorico sulla condivisione e la possibilità di superare limiti e confini imposti.
Due inoltre sono state le giornate dedicate alla scoperta e rilettura dei luoghi abituali e di prossimità. Venerdì 30 giugno la gita in barca alla località Gelso (a Vulcano) insieme alla geologa Monia Procesi e allo scrittore e architetto Francesco Careri, con la performance “Sea Fist” dell’artista Benedetta Panisson, incentrata sulla relazione sensuale e contrastata tra corpo e mare.
Sabato 1 luglio a Lipari, si sono poi svolte la ricerca fotografica pubblica di Filippo Romano, la visita al Centro Studi Eoliano e la passeggiata alle Cave di Caolino con il naturalista Pietro Lo Cascio che si è conclusa con il talk del fisico Vitaliano Ciulli ospitato nella Tenuta Castellaro ed il primo concerto eoliano di Matteo Nasini “Splendore neolitico”, replicato sulla cima del Vulcano al cratere “La Fossa” in acustico
A conclusione della giornata del 1 luglio le isole di Vulcano e Lipari sono state connesse idealmente dalla performance luminosa #talkingtotheuniverse di Sophie Usunier. Le frasi composte dai ragazzi delle scuole di Lipari e Vulcano sono state trasmesse in codice Morse con impulsi luminosi dai ragazzi su una barca, dalla costa di Vulcanello, dal Therasia Resort e dall’Osservatorio Vulcanologico sulla collina di Lipari.
Per quanto riguarda i sostegni che da quest’anno il Festival può annoverare, oltre a quella rinnovata con il main partner Caronte & Tourist Isole Minori e il patrocinio già citato con il Comune di Lipari, anche i patrocini dell’INGV, dell’Università di Firenze e dell’Università Federico II di Napoli, la partnership per il secondo anno con l’hotel Les Sables Noir & SPA e la nuova con il Therasia Resort & SPA.