Il convegno della Cisl a Messina esclude gli amministratori locali e provoca contestazioni. La Società Stretto di Messina si riunisce per la prima volta dopo la gestione liquidatoria.
Nell’ambito del progetto del Ponte sullo Stretto, si è tenuto a Messina un convegno organizzato dalla Cisl dal titolo “Il ponte sullo Stretto: Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”. L’evento ha suscitato polemiche per l’esclusione degli amministratori locali ed è stato segnato dalla contestazione da parte dei manifestanti contrari alla grande opera.
Durante il convegno, al quale ha partecipato anche Matteo Salvini, leader del Carroccio, alcuni manifestanti hanno richiamato l’attenzione sulle ricadute territoriali del progetto, evidenziando l’importanza di mettere in sicurezza i torrenti e la complessità degli espropri necessari. Tuttavia, la contestazione dei “No Ponte” è rimasta lontana dal convegno, limitandosi al di fuori dell’area blindata dove si è tenuto l’incontro.
Il convegno si è svolto sulla nave Eolo, un traghetto ormeggiato alla rada San Francesco, concessa a un vettore privato anziché alla RFI, nonostante la presenza prevista dell’amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris. Nonostante le contestazioni, il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato l’importanza dell’opera e l’apporto economico e occupazionale che essa comporterebbe per la Sicilia e la Calabria.
_Secondo Salvini, il Ponte sullo Stretto finalmente unirà l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere e rappresenterà un’opportunità di lavoro per i giovani siciliani e calabresi. Il Ministro ha affermato che l’opera contribuirà anche alla pulizia dell’ambiente, del mare e dell’aria, rappresentando un’opportunità per le imprese italiane e dimostrando l’eccellenza dell’ingegneria italiana e degli operai del paese.
Salvini ha dichiarato che il costo massimo dell’opera sarebbe di 13,5 miliardi di euro, meno della metà di quanto gli italiani hanno speso per il reddito di cittadinanza. Ha inoltre sottolineato che il Ponte sullo Stretto completerà gli investimenti stradali e ferroviari in Sicilia e Calabria, rappresentando un anello di congiunzione fondamentale.
Nel frattempo, si è riunita l’assemblea dei soci della Società Stretto di Messina, che ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione e approvato il nuovo statuto. A guidare la società saranno Pietro Ciucci come amministratore delegato, già presidente di Anas dal 2006 al 2015, e Giuseppe Recchi come presidente, con esperienze ai vertici di Eni e Telecom. Il Consiglio di Amministrazione è completato da Eleonora Mariani, Ida Nicotra e Giacomo Francesco Saccomanno.
Si tratta della prima riunione della Società Stretto di Messina, dopo essere tornata in bonis dalla gestione liquidatoria. La società è di carattere pubblico e vede la partecipazione di RFI, Anas, Regione Siciliana e Regione Calabria, nonché di MEF e MIT per una quota non inferiore al 51%. Il nuovo Consiglio di Amministrazione mira a garantire maggiore efficienza, velocità decisionale e operatività.