Libri in mano, sono molti i messinesi che anelano ad un posto al comune attraverso i concorsi banditi nel 2022. Per alcuni sono state già pubblicate e date per la prima selezione che si farà tramite i quiz. Ed è proprio su questo tema che interviene il consigliere Libero Gioveni, con una interrogazione al sindaco Basile e al direttore generale Puccio che riguarda il nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore nel 2023.
_“Alla luce del D.Lgs. n. 36/2023 che ha introdotto una vera e propria riforma del Codice degli appalti – scrive Gioveni – VI CHIEDE di comunicare già da adesso, visto che i bandi erano stati pubblicati il 31 dicembre 2022 quando ancora vigeva il vecchio Codice, se le eventuali domande sul tema saranno poste sul precedente o sul nuovo Codice degli appalti, soprattutto perché se da un lato è vero che quest’ultimo è entrato ufficialmente in vigore dal 1 aprile 2023, è altrettanto vero che tutte le disposizioni acquisteranno efficacia con decorrenza 1 luglio 2023.
Peraltro il nuovo Codice degli appalti introduce non poche variazioni richieste al nostro Governo dalla Commissione europea per l’attuazione del PNRR; si va dalla nuova definizione della figura del RUP che viene parzialmente deresponsabilizzato, al rafforzamento delle piattaforme digitali, alla riformulazione delle procedure sottosoglia per gli affidamenti diretti, all’introduzione del cosiddetto “subappalto a cascata”, alla possibilità di appalto integrato senza più i divieti di oggi, all’inserimento obbligatorio delle clausole di revisione dei prezzi ecc.
Insomma, si potrà ben comprendere – continua il consigliere – che il “non chiarimento” da parte di codesta Amministrazione se sulle materie di esame ci si riferirà all’ancora efficace vecchio Codice o alle disposizioni del nuovo Codice, non solo sta già generando confusione fra gli aspiranti candidati su cosa effettivamente dovranno prepararsi, ma potrà costituire elemento determinante per possibili nuovi ricorsi”.