Un romanzo che scava nei meandri dell’animo umano, dimostrando che generosità, altruismo, empatia rimangono sentimenti rari, per pochi eletti. Uomini e donne quotidianamente agiscono la loro indole, noncuranti dei bisogni degli altri, dei più deboli, spesso calpestandone la sensibilità a fini personali. Il nuovo romanzo di Ignazio Pandolfo “L’Isola delle Ombre” (Leone Editore), come i precedenti, aderisce al genere thriller, non perché mostra un cattivo in competizione con un buono o dei buoni, e non narra storie di assassini o malfattori, bensì scruta sottilmente nell’animo umano per farne emergere gli istinti più biechi, i sentimenti più deprecabili; quelli che tutti più o meno consciamente custodiamo e che, in particolari condizioni di vita, soprattutto al cospetto di frustrazioni o fallimenti, possono emergere rendendo l’essere umano colui che incarna la negazione della stessa umanità.
Al centro della trama, la vicenda di Bruno, giovane prete dal passato traumatico, di cui non ricorda molto, se non che il padre ha ucciso la madre e si è suicidato, e che lui e la sorella Edda sono stati affidati allo zio Edoardo, uomo malvagio e violento. Bruno sta attraversando un periodo difficile: la sua fede religiosa è in crisi e Edda muore dopo una lunga malattia. Perciò, quando il suo vecchio amico Marco lo invita a stare un po’ da lui, sulla salubre Isola Piccola, per riprendersi dal lutto e cambiare aria, Bruno è più che felice di accettare. Ma, una volta lì, si accorge che qualcosa non quadra. Sembra che non solo Marco e sua moglie Ambra, ma tutti gli abitanti dell’isola, si comportino in modo strano e, presto, Bruno si renderà conto di essere vittima di una congiura. Gli hanno teso una trappola su quell’isola. Ma perché? E a quale pericolo è esposto? Il suo fragile equilibrio psichico vacilla sempre di più, mentre le ombre partorite dalla sua mente si confondono con la realtà.
“L’isola delle ombre” rappresenta quindi una versione rielaborata del thriller psicologico, dove l’azione cede il posto all’inganno, al mistero, al complotto e ai segreti che lentamente si svelano nel corso della storia.
Elementi che sembrano voler prendere il sopravvento e diventare i protagonisti delle vicende, quasi a spodestare Bruno di tale ruolo. Che tuttavia rimane sempre al centro della vicenda a causa del segreto custodito dalla sua mente e che tutti gli abitanti dell’isola, un manipolo di persone apparentemente “perbene”, vogliono conoscere. Per loro il tempo sembra essersi fermato, vittime di un incantesimo, che solo Bruno avrebbe il potere di spezzare. Ma quando i suoi ricordi emergeranno, la mente prenderà il controllo sulla ragione, dando voce alla verità che prima era stata costretta a tacitare.
Una storia scritta dall’interno dei personaggi, in cui la profondità psicologica snocciola a mano a mano la trama, mostrando persone “in gabbia”, vittime dei loro fantasmi o della loro avidità, con un epilogo che sfugge a qualsiasi intento didascalico per affermare una sola agghiacciante verità: il genere umano è ciecamente egoista.
Il romanzo sarà presentato il 21 aprile (ore 18.00) presso il Circolo del Tennis e della Vela (Viale della Libertà, 64). Dialogherà con l’autore la giornalista Anna Mallamo. L’evento è promosso da Libreria Bonanzinga in partnership col Circolo.