di Ketty Costa – “Noi non ci stiamo alla fermezza con cui i vertici dell’ATM si approcciano ai dipendenti. Più volte l’ATM ha utilizzato il pugno duro, e rispetto a questa vicenda, l’azienda ha trionfato a seguito della condanna comunicandolo a mezzo stampa. E’ un’azienda che vede nei lavoratori più un nemico che una risorsa. Gli autisti di certo non lavorano per causare danni ai mezzi ma per sostentare le proprie famiglie. Siamo indignati, sembra che abbia una voglia punitiva. Spesso l’azienda è stata contestata dai Sindacati per l’eccessivo uso del codice disciplinare” – dichiara Michele Barresi, segretario generale di Uiltrasporti.
Da un comunicato – firmato da Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa, Ugl, Orsa- si legge: “Indignati per il tono trionfalistico dell’ATM che emerge dalla nota inviata alle testate giornalistiche locali. Questa azione dimostra il rapporto conflittuale che c’è tra dipendenti e vertici. Quando la direzione parla di danno erariale dovrebbe conteggiare il restauro dei tram ma solo apparente, dato che continuano a doversi fermare per problemi tecnici; le spese legali, pagate con i soldi dei cittadini, che ATM ha dovuto sborsare per aver mandato forzatamente in pensione alcuni lavoratori, poi riassunti con il rimborso degli arretrati per sentenza del tribunale del lavoro. Riteniamo ad oggi fondamentale un intervento da parte delle istituzioni al fine di limitare il potere dispotico che i vertici adottano nei confronti dei dipendenti; diversamente continueranno le lotte sindacali.”