“All’Ars va in scena la farsa, prima lo show di Cateno De Luca, che inneggia alla correttezza sua e dei suoi, e poi non vota, assieme ai deputati dei suoi gruppi, l’emendamento che avrebbe stoppato gli aumenti Istat, salvando di fatto l’aumento degli stipendi dei deputati Ars”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“La mancanza degli otto voti dei deputati di Sicilia Vera e Sud chiama Nord – dice il capogruppo M5S Antonio De Luca – ha determinato la bocciatura dell’emendamento presentato dallo stesso Cateno De Luca, visto che la norma non è passata solo per 5 voti. É evidente a questo punto che l’azione fatta da Cateno De Luca era solo a scopo propagandistico e non mirava assolutamente a bloccare gli aumenti delle retribuzioni. Il bello è che nelle loro locandine i due gruppi asseriscono pomposamente che la vera opposizione sono loro: questa votazione perlomeno è servita a fargli buttare la maschera, speriamo serva anche ad aprire gli occhi ai siciliani”
“Un’accozzaglia di norme senza visione e senza coraggio. Abbiamo lavorato tanto per migliorare un testo cui, evidentemente non credevano nemmeno i partiti della maggioranza, vista la valanga di emendamenti che hanno presentato. Nella manovra solo mancette ai Comuni, il taglio dei fondi per le vittime di violenza, e l’assurda mancanza di una norma per sbloccare i crediti edilizi incagliati nei cassetti fiscali delle aziende che avrebbero potuto dare un po’ di ossigeno ad un settore in ginocchio e a migliaia di famiglie quasi alla disperazione. A questo abbiamo cercato di mettere una pezza, prima con un emendamento, infine presentando un ordine del giorno per impegnare il governo a muoversi in questo senso”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, a commento del voto negativo del gruppo 5 stelle alla legge di stabilità.
“Abbiamo cercato, con i nostri emendamenti – continua Antonio De Luca – di migliorare la manovra e infatti sono molte le norme di rilievo da noi proposte e diventate leggi, mi riferisco, a quelle per le isole minori, quella che premia i Comuni che hanno contrastato strenuamente l’abusivismo edilizio, quella per garantire un contributo a chi installa impianti fotovoltaici o alle imprese che assumono over 45 o donne, e questo solo per fare qualche esempio”.