L’ultimo incontro tra Organizzazioni sindacali, Messina Social City ed Amministrazione era avvenuto il 10 novembre. In quella sede il Sindaco Basile spiegava che si sarebbe provato a trovare una soluzione per “recuperare” gli esclusi. Ebbene, nel corso del confronto di ieri pomeriggio, Azienda e Comune hanno presentato la loro “exit strategy” che tuttavia, per FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, rischia di avere dei profili di notevole rischio.
«Apprezziamo – affermano i segretari generale di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Francesco Fucile, Giovanna Bicchieri e Livio Andronico -, l’intenzione dei vertici della MSC e dell’Amministrazione di provare a recuperare gli “esclusi”, ovvero coloro che avevano avuto la domanda non validità per aver dimenticato di allegare il documento d’identità o non aver sottoscritto un’autocertificazione; ci lascia tuttavia più perplessi che solo adesso, e non invece all’indomani della pubblicazione del bando, come più volte queste OO.SS. hanno chiesto, l’Azienda decida di arrivare alle graduatore definitive rivalutando tutte le domande sulle base delle attinenze per il profilo per cui ci si è candidati, cosa che appunto sarebbe stato necessario fare in fase iniziale. Per fare ciò, la Msc nei prossimi giorni, riaprirà la piattaforma del bando e tutti coloro che hanno partecipato (avvisati tramite pec o mail), dovranno nuovamente riaccendere in piattaforma per apportare le modifiche di cui sopra. Temiamo che tutto ciò creerà molta confusione e soprattutto metta in una situazione di rischio quanti, scegliendo magari di accettare l’incarico alla Msc, hanno lasciato il precedente lavoro e rischiano di vedere completamente stravolta la loro posizione in graduatoria». Una volta, dunque, elaborate e pubblicate le graduatorie definitive sulla base delle attinenze al settore, nel caso in cui ci siano ulteriori lavoratori che già hanno prestato servizio alla MSC che rimarranno fuori, l’intenzione sarebbe quelle di pubblicare un nuovo bando per creare delle liste brevi a cui attingere per sostituzioni o altre esigenze.
Nel corso dell’incontro, Fp Cgil, CISL FP e Uil FPL hanno chiesto, durante l’incontro, la definizione di un percorso chiaro sulle modalità di assunzione a tempo indeterminato nel rispetto delle normative di settore e contrattuali. Fp Cgil, CISL FP e Uil FPL, al fine poi tutelare quanti sono prossimi alla scadenza dei 24 mesi e che l’Azienda non sembra intenzionata a stabilizzare in quanto fuori dalle previsioni del piano triennale del fabbisogno, hanno inoltre avanzato la proposta, andando in deroga alla norma, di prorogare i contratti di lavoro a 36 mesi.