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“Aspettiamo un progetto solido per finanziare la prima fase di fattibilità e poi il progetto partirà”: così ha risposto la commissaria Ue per i Trasporti, Adina Valean, al ministro Matteo Salvini, aprendo al co-finanziamento dell’ambizioso progetto per collegare la Sicilia al Continente con un ponte che da qualche decennio rappresenta uno dei progetti a lungo ventilati, ma mai realizzati da numerosi governi italiani.
“A parte avere una intenzione, bisogna avere una fase di preparazione e poi essere pronti per la costruzione effettiva”, ha sottolineato però Valean.
“Inutile fare facile ironia, che tanto non serve a nessuno. Quello che conta è che finisce qui la narrazione dei supporter locali dell’opera che la raccontano come dotata di progetto definitivo e già cantierabile” commenta Luigi Sturniolo della Rete No Ponte che per il prossimo 12 dicembre ha convocato una pubblica assemblea a Palazzo Zanca.
Quanto a Salvini, che nei giorni scorsi è stato protagonista di un video sui social in cui dichiarava il suo no convinto al Ponte, prosegue nell’annuncio di una data di inizi lavori sempre posticipata, prima a due, ora a cinque anni. Quel che di concreto permane è la “riesumazione” della Stretto Spa, che in questi decenni è servita a veicolare flussi di denaro e posti di lavoro tra studi mai definitivi.