Il 25 novembre è una tappa importante nei percorsi dei movimenti femministi di tutto il mondo, in quanto riassume la lotta che ogni giorno è portata avanti contro la violenza di genere.
Scendiamo nelle strade, singoli e associazioni: Arci Thomas Sankara, Cedav Onlus, CGIL Donne, Comitato 194, Non Una Di Meno Messina, perché abbiamo bisogno di occupare lo spazio pubblico, autorappresentarci, dare la nostra narrazione della violenza di genere.
Ogni anno in questo periodo fioccano i soliti slogan circondati da immagini di volti tumefatti.
Le nostre sorelle sono raccontate come vittime passive, a cui vengono dispensati consigli su come evitare uomini violenti, per poi invitarle a denunciare.
Peccato che l’uomo violento non sia malato, ma il figlio sano del patriarcato e che quando denunci ti scontri comunque con il sessismo dei tribunali.
La portata della violenza di genere è data dal suo essere sistemica, pertanto tutto questo non ci serve e non ci basta, vogliamo di piu.
Il 25 novembre ci ritroveremo a partire dalle 17.30 a Piazza Antonello, per un sit-in itinerante che ci vedrà arrivare, tempo permettendo, fino a Piazza Cairoli, dove chiunque potrà intervenire.
Parleremo della violenza sul lavoro, del gap salariale, della violenza sui nostri corpi: negli ospedali (con gli attacchi al diritto all’aborto e gli ostacoli posti alla transizione) nelle strade, sul web, nelle case.
Parleremo della lotta continua per una vera libertà sessuale e delle battaglie oltre confine delle nostre sorelle in Iran, Afghanistan, Kurdistan e in altri luoghi del mondo.
Perché nel percorso transfemminista intersezionale, tutte le battaglie sono collegate, nella consapevolezza che il vero cambiamento culturale arriva solo se nessunə è lasciatə indietro.