Sono serviti otto lunghi anni per chiarire che la morte dell’operaio di Messinambiente, Antonio Tomasello, non è stata causata dalla cattiva riparazione del mezzo. Il giudice monocratico Rita Sergi ha infatti assolto il capo meccanico Angelo Silvestro, che era accusato di omicidio colposo.
Il processo è scaturito dal tragico incidente accaduto a Pace il 3 luglio del 2014, che portò alla morte l’operaio di Messinambiente Antonio Tomasello, che finì con la spazzatrice nel greto del torrente Pace. La perizia medico legale già all’epoca dei fatti aveva stabilito che l’operaio morì per le complicanze seguite all’incidente, e non fu invece stroncato da un malore che poteva avergli fatto perdere il controllo del mezzo.
L’accusa nei confronti del capo meccanico aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi. Secondo il giudice, dunque, l’incidente non si verificò per cause derivanti dalla riparazione del mezzo effettuata dall’officina meccanica di cui è titolare Silvestro.
Dunque nessun responsabile per questa morte sul lavoro, che ha visto assolvere in appello dirigenti e tecnici dell’ex società dei rifiuti con una sentenza di secondo grado che ha ribaltato quella di primo grado in cui furono sette le condanne seguite all’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Antonio Carchietti.