Nella giornata di lunedì 26 settembre, ufficiali di Polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Messina, hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Messina, Sezione Giudici per le Indagini Preliminari sulla scorta degli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica di Messina, che ha condotto delle corpose e meticolose indagini già iniziate nel 2019.
Il sequestro ha compreso l’intero plesso, ubicato in contrada Cassarina del Comune di Sant’Alessio Siculo, e comprende l’impianto di depurazione comunale costituito da vari stadi di trattamento del refluo urbano che una volta fuoriuscito sfocia in mare attraverso una condotta sottomarina.
Si precisa che la posizione delle persone indagate rimane al vaglio della autorità giudiziaria, pertanto le stesse non possono essere considerate colpevoli sino all’eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Al fine di assicurare i beni sottoposti a sequestro, l’intera area è stata delimitata con apposizione di cartelli indicanti “Sequestro preventivo depuratore eseguito dalla Polizia giudiziaria su disposizione dell’autorità giudiziaria art.321 cpp”, oltre a del nastro bicolore bianco/rosso con scritta Guardia Costiera.
Il Nucleo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Messina provvederà a effettuare una costante campagna di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di sensibilizzare l’utenza ed i fruitori del mare e delle spiagge a una sempre maggiore attenzione verso la tutela delle acque e degli ambienti marini.