Scritte contro i migranti e scoppia la polemica: Mancuso (+EU/PD) a Croce (FdI), “parla di accoglienza, ma forse ha sbagliato partito”

La scritta “No Africa” ad imbrattare le pensile del tram ha dato lo spunto in una città assopita su una campagna elettorale quasi monotematica per parlare di uno dei temi che differenziano profondamente l’elettorato di destra e di sinistra. Ignoti hanno vandalizzato con una bombetta spray le opere di Battaglia alla fermata “Palazzo Reale” lungo la Cortina del porto nella giornata in cui Messina ha accolto 280 migranti arrivati a bordo di una nave umanitaria dopo i soccorsi della Guardia di Finanza, e su questo episodio è intervenuto Ferdinando Croce, candidato alle elezioni regionali siciliane con Fratelli d’Italia, già Esperto per le questioni giuridico amministrative della Presidenza della Regione Siciliana. “È qualcosa di inaccettabile che non può passare sotto silenzio e che va indiscutibilmente condannato”, ha detto Croce che è stato al Molo Norimberga per lo sbarco. “L’accoglienza rappresenta un tema importante e richiede un impegno corale per il quale, in primis, va rivolto il Grazie di tutti agli attori interessati: forze dell’ordine, volontari della Croce Rossa Italiana, funzionari, personale Asp…”.

A polemizzare con l’esponente di destra è Palmira Mancuso, capolista alla Camera con più Europa e candidata alle regionali nel Pd a sostegno di Caterina Chinnici Presidente. “Questa campagna elettorale, priva di confronti e dibattiti pubblici sui temi, riserva sempre sorprese. Come scoprire che il candidato di destra Ferdinando Croce, il quale mette la propria faccia accanto al simbolo di chi vuole blocchi navali e chiama clandestini i superstiti che scappano da miseria e guerra, si ricorda che a Messina ci sono sbarchi e si stupisce che all’accoglienza qualcuno risponda con parole d’odio. Gli consiglio di provare con uno specchio…magari vedra’ riflessa, dietro quella violenza verbale che oggi stigmatizza, la sua leader. I partiti, infatti, rappresentano valori. O ha sbagliato partito o ha sbagliato comunicazione.”

“Per governare le migrazioni ci vuole “più Europa” e meno propaganda sulla pelle dei naufraghi – dichiara l’esponente della sinistra messinese –  Il mio programma è preciso su questo tema. Non me lo sono inventato per l’occasione delle elezioni. Abolire la legge Bossi Fini, realizzando canali di ingresso e consentendo la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari già presenti e porre fine al memorandum siglato col governo libico sono due battaglie che prevedono una scelta di campo. Così come dal 2017 siamo impegnati con Più Europa, AsGI e il mondo dell’associazionismo laico e cattolico nel portare avanti la proposta di legge di iniziativa popolare “ero straniero”. E cosa dice Ferdinando Croce sullo ius scholae, un tema collegato all’inclusione e alla realizzazione di quella società aperta che mi candido a rappresentare. Consiglio al candidato messinese – conclude Mancuso- che si fa fotografare al porto in occasione dell’ennesimo sbarco, dove invece per i giornalisti è difficile persino entrare a esercitare il diritto di cronaca, di studiare meglio il proprio programma di partito”.

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