Spadafora e Saponara in lutto per la tragica morte di Angelo Cannuni, vittima della strada

Sono ore di dolore per i familiari, ma anche per le comunità di Spadafora e Saponara, le cittadine della costa tirrenica dove era conosciuto Angelo Cannuni, il ventitreene rimasto vittima di un incidente stradale ieri sera, all’incrocio tra la via Kennedy e la via Sciascia, nel centro di Saponara.

“Innamorato della vita, sempre col sorriso, un ragazzo che si faceva voler bene da tutti. La notizia della morte di Angelo mi addolora profondamente, siamo veramente rammaricati e senza parole, queste tragedie non dovrebbero mai accadere”.Così lo ricorda il sindaco di Spadafora, Tania Venuto, che dà voce allo sconforto di un intero comune per la giovane vita spezzata, come quel sogno di diventare informatico.

Sull’incidente sono in corso accertamenti: il giovane si trovava in sella al proprio scooter quando si è scontrato ed è stato ucciso da una Fiat Punto guidata da una giovane donna che – secondo le prime ricostruzioni – nel tentativo di scansarlo è finita nella corsia opposta coinvolgendo nell’impatto una Audi guidata da un farmacista.

Per Angelo Cannuni un volo di circa cinque metri è stato fatale, schiantandosi in un giardino sottostante la carreggiata. Mentre la donna alla guida della Punto è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo in stato di choc. Disposta l’autopsia per la giovane vittima.

Tantissimi i messaggi di condoglianze e di vicinanza che stanno arrivando in queste ore alla famiglia, così come nella bacheca facebook del ragazzo tanti i post di amici e parenti. E c’è anche chi lancia un appello a verificare le condizioni di sicurezza della strada (“abbiamo bisogno di strade più sicure, non si può più andare avanti così”).

Anche il Comune di Saponara è pronto a proclamare il lutto cittadino. “La mamma del ragazzo è originaria di Saponara – spiega il sindaco Peppuccio Merlino –  il giovane aveva tanti amici a Saponara, era sempre da queste parti, qui ci sono ancora tanti suoi parenti. Il loro lutto oggi è anche il nostro. Non doveva finire così”.

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