Cateno De Luca e il centro destra siciliano alla resa dei conti

di Leonardo Lauriana – Il salto di qualità nella diretta mattutina di Cateno De Luca è evidente.  A parte la polemica con il Giornale di Sicilia, la vera grande novità sono state le risposte, eufemisticamente parlando, a Raffaele Lombardo.
Il nostro eroe ha utilizzato un video in cui l’ex presidente della regione lo ha attaccato per essere stato sleale nelle precedenti avventure come candidato del MPA. Ora lasciamo perdere i contenuti e le argomentazioni dei litiganti, chi non l’ha vista puoi recuperarla su facebook, la suggestione che ci rimane è quella di una vera resa dei conti, tra l’ex Presidente e il parlamentare ribelle.
Alla faccia del nuovo e della rivoluzione che tanto viene propinata ad ogni diretta e ad ogni comizio, resta chiaro che De Luca stia affrontando questa campagna per ottenere tutto quello che nei decenni di attività politica, fluttuando tra un partito e un movimento, i vari leader non gli hanno concesso. Insomma vuol dimostrare quanto è forte, bravo e vincente; il tono delle sue rivendicazioni lo dimostra.
La sua strategia negli anni è stata quella di accumulare risorse innanzitutto in termini economici, poi in termini di consenso grazie anche alla pandemia e al conseguente uso spasmodico, volgare e senza contegno dei social e per ultimo dialogando da destra a sinistra con gli scontenti, i trombati, le cosiddette seconde linee, convincendoli a salire sul suo carro prospettando loro una probabile elezione e per chi non ci riesce ci sono i ruoli di sottogoverno. La regione controlla una miriade di enti dove piazzare gli alleati e gli amici.
Stiamo quindi assistendo ad una resa dei conti tra politici esperti e consumati a caccia di potere e a discapito dei siciliani loro malgrado inconsapevoli.

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