Hanno atteso “solo” 12 anni dall’ultima esondazione gli abitanti di Sinagra a cui è stato annunciato finalmente lo stanziamento delle risorse necessarie per mettere in sicurezza il torrente Ficarra-Candelora.
La Regione, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore siciliano, ha finanziato con 2 milioni e 300 mila euro gli interventi necessari e sta predisponendo la gara per affidare l’esecuzione dei lavori.
Il presidente della Regione ha spiegato che la struttura ha acquisito dal Comune il progetto esecutivo delle opere di messa in sicurezza del corso d’acqua, intervenendo per evitare il protrarsi di una situazione di pericolo in caso di forti precipitazioni. Nel febbraio del 2010, infatti, a causa delle piogge insistenti, il corso d’acqua seminò il panico tra gli abitanti della popolosa contrada Santa Rosalia, con fango e detriti che si riversarono per le strade e invasero case e scantinati.
Le opere idrauliche interesseranno il tratto più a monte del torrente, per una lunghezza di circa 350 metri. Si tratta del segmento più fragile e potenzialmente più pericoloso del corso d’acqua. Il profilo dell’alveo sarà risagomato con dei gradoni la cui pendenza servirà a rallentare la velocità della corrente nei momenti di piena. Verranno realizzate, inoltre, delle vasche cosiddette “di calma” all’altezza degli attraversamenti stradali in modo da arrestare eventuali colate di detriti. Tutte le opere di contenimento, a cominciare dalle sponde, saranno in pietra naturale per integrarsi al meglio con l’ambiente circostante.