“L’Aula della Camera dei deputati ha bocciato, per soli 6 voti, un mio ordine del giorno presentato al decreto Infrastrutture, in questi giorni all’esame di Montecitorio, che chiedeva al governo di rivedere la decisione assunta in merito alla realizzazione di un nuovo studio di fattibilità per il Ponte sullo Stretto di Messina.
Durante il mio intervento ho voluto spiegare la ratio della mia proposta. È davvero assurdo, infatti, che l’esecutivo e il ministro Giovannini abbiano deciso di appaltare un nuovo studio per un Ponte a più campate – ipotesi già respinta diverse volte nel recente passato – impiegando tra l’altro circa 50 milioni di euro di risorse pubbliche per questo lavoro.
Con il mio odg chiedevo di sospendere questo studio di fattibilità – che dovrebbe terminare addirittura nel 2023 -, di riprendere il vecchio progetto immediatamente cantierabile ad un’unica campata, e di utilizzare i finanziamenti messi il campo per un suo veloce aggiornamento.
Il governo non ha preso posizione e si è rimesso all’Aula. Il centrodestra ha votato compattamente a favore, mentre Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Leu hanno votato contro.
Oggi dal Parlamento poteva arrivare un bel segnale, così non è stato a causa della scelta della sinistra, che non ci sorprende neanche tanto.
È bene comunque che a 50 giorni dalle elezioni politiche del prossimo 25 settembre ci sia stato un momento di chiarezza su questo tema. I cittadini, in particolar modo quelli siciliani e calabresi, sapranno giudicare”.
Così Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia.