Il “caso Sicilia” tiene in fermento i corridoi romani dove il nome di Nello Musumeci è “insidiato” da quello di Stefania Prestigiacomo, secondo gli ultimi rumors dalla Capitale. Per il secondo giorno il governatore resta in bilico sulle risposte attese già mercoledì dopo il vertice della Meloni con Salvini e Berlusconi. Nodi non sciolti nemmeno ieri alla direzione nazionale di Fratelli d’Italia, tanto da far precipitare le quotazioni del bis del presidente.
Il fronte che mette insieme in Sicilia Forza Italia, Lega, Mpa e centristi potrebbe raggiungere una quadra sul nome sussurrato da Gianfranco Micciche: quello di Stefania Prestigiacomo, già ministro delle pari opportunità nel governo del Cavaliere.
Il centro sinistra invece fa i conti con il risveglio d’orgoglio dei 5 stelle di Conte, che di dichiarazione in dichiarazione smentiscono o accelerano la rottura definitiva con il Pd, ormai conclamata a Roma ma che in Sicilia non appare così semplice, considerando che nonostante la caduta del governo, sono state celebrate le primarie che hanno consegnato agli elettori la candidatura alla presidenza a Caterina Chinnici.
Resta solitaria la corsa di Cateno De Luca, che di diretta in diretta, mentre i suoi si aumentano gli stipendi a Palazzo Zanca, continua la marcia verso Palazzo D’Orleans accompagnato da numerosi e rumorosi amministratori locali pronti a seguirlo nella battaglia elettorale.