Ci sono anche cinque cadaveri sulle due navi della Capitaneria di Porto arrivate nel porto di Messina con 227 migranti di un peschereccio che ne trasportava 674 soccorso a circa 124 miglia a largo della Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. I cadaveri dopo una prima ricognizione del medico legale Elvira Ventura Spagnolo, sono stati portati nella camera mortuaria del Policlinico.
Si tratta di 5 uomini che non sono sopravvisuti al viaggio della speranza.
Stanno bene anche se stremati dal caldo gli altri migranti che, una volta sbarcati, sono stati rifocillati con acqua e cibo. Tra loro anche alcuni bambini con le madri. Al molo Norimberga, dove la prefettura di Messina ha allestito la macchina dell’accoglienza, questa mattina il Questore Gabriella Ioppolo. Gli altri migranti del salvataggio dei 674 sono stati destinati ad altri porti.
A Catania sono state destinate 150 persone. (Agi) – immagine di Sergio Scandura (da twitter)
Alcuni naufraghi sono stati recuperati direttamente dall’acqua – dalle MM/VV CP323, 332 e 309, dalla PV3 della GDF e dalla nave mercantile Nordic – fatta dirigere anche essa in area per l’emergenza – che poi li ha trasbordati su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area di soccorso.
Sono intervenuti inoltre un velivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereodi Frontex che seguito l’evento.
Le operazioni di soccorso sono avvenute in area Sar italiana, sotto il coordinamento del Centro Operativo nazionale di soccorso della Guardia Costiera Italiana.
Le ultime ore sono state particolarmente impegnative per le motovedette della Guardia Costiera, che in precedenza avevano soccorso, insieme a Nave Diciotti, altri migranti che si trovano su imbarcazioni in precarie condizioni di navigazione, anche queste in area SAR italiana. In una di queste attività è stato necessario l’intervento di un elicottero partito dalla base aeromobili della Guardia Costiera di catania, per effettuare l’evacuazione medica di una donna.