ENERGIA PULITA NELLA VALLE DEL MELA. GLI IMPIANTI DI BIOGAS POTREBBERO DIVENTARE REALTA’ CON LA JOIN VENTURE TRA A2A E BTS BIOGAS

Forse il Biogas non è più solo un tema astratto anche nella provincia di Messina e in particolare nel contesto di San Filippo del Mela dove comincia a diventare realtà il progetto di A2A Energiefutures Spa – società di produzione di energia e gestione dei rifiuti – e BTS Biogas – leader tecnologico nella costruzione di impianti biogas. Nei giorni scorsi le due società hanno messo nero su bianco l’intenzione di far partire una joint venture con l’obiettivo di realizzare nuovi impianti ma soprattutto riconvertire infrastrutture già esistenti per creare energia pulita da scarti di origine animale e vegetale.

E proprio l’impianto di San Filippo del Mela sarà uno di quelli interessati. La notizia arriva dopo che il tar, nei giorni scorsi, aveva accolto il ricorso presentato da A2A e quindi annullato il provvedimento con il quale l’assessorato regionale al Territorio Ambiente aveva bloccato la possibilità di realizzare un impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani per 75.000 tonnellate anno e produzione di biometano da immettere in rete e di compost per gli usi agricoli.

Si tratta di un’iniziativa in linea con il Piano Industriale al 2030 in ottica di decarbonizzazione del Paese proprio perché ha come tema centrale il biometano, volano strategico per la crescita nel settore delle bioenergie soprattutto in un momento di carenza di approvvigionamenti di gas.

“Crediamo che questo accordo con BTS Biogas possa dare un impulso significativo al settore del biogas e biometano e un contributo concreto allo sviluppo dell’economia circolare attraverso la produzione di energia dagli scarti del comparto agro-alimentare” – ha dichiarato Stefano Granella, ChiefStrategy & Growth di A2A – “Questa tipologia di energia rinnovabile può svolgere un ruolo fondamentale sia per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione sia per incrementare gli approvvigionamenti nazionali di gas. Anche per questa ragione, il Piano Industriale di A2A ha previsto lo sviluppo di bioenergie attraverso la riconversione di impianti esistenti, M&A e operazioni “greenfield” con la costruzione di nuove infrastrutture dedicate”.

Con una nota stampa anche Pietro Franza, componente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Caronte & Tourist e presidente vicario di Caronte & Tourist Isole Minori, ha rivolto il suo apprezzamento al bell’esempio di riconversione industriale in chiave green. Con il biometano, infatti, i traghetti di ultima generazione della compagnia di navigazione potrebbero viaggiare con un ridottissimoimpatto sull’ambiente.

“E’ chiaro che transizione energetica ed economia circolarestanno finalmente lasciando le aule dei convegni e le terze pagine dei giornali per diventare sempre più obiettivi, progetti, realizzazioni. Il biometano e gli altri combustibili puliti – dice Franza – sono due dei pilastri sui quali va edificata la green economy, l’unica forma di organizzazione economica e produttiva ipotizzabile nella prospettiva della decarbonizzazione”.

Riferendosi alla ammiraglia della flotta Caronte & Tourist (quella “Elio” che quando scese in mare nel 2018 era la nave più pulita ed ecosostenibile nel Mediterraneo) e alla nuovissima “Nerea” ormai prossima alla consegna (alimentata con combustibili puliti e spinta anche da motori elettrici), Franza ha quindi ricordato l’impegno di Caronte & Tourist per la tutela dell’ambiente, sottolineando pure che la realizzazione di questo impianto a San Filippo del Mela potrebbe rappresentare il primo esempio in Italia di ciclo chiuso a impatto zero dal momento che il biometano qui prodotto potrebbe ben essere impiegato per alimentare anche le navi green di C&T oltre che le reti di distribuzione del gas nelle Eolie.

Martina Galletta

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