Cutroni Zodda sotto lente Ministero. Asp Messina faccia chiarezza

ospedale barcellona
Presidio ospedaliero "Cutroni Zodda", Barcellona P. G.

di Veronica Pagano – La cronica carenza di personale sanitario al “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto è diventata oggetto di attenzione governativa. Il deputato barcellonese Alessio Villarosa, ai primi di giugno, aveva portato la questione all’attenzione di Pierpaolo Sileri e Andrea Costa, Sottosegretari del Ministero della Salute, nonché alla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Marialucia Lorefice e all’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

alessio-villarosa
Il deputato barcellonese Alessio Villarosa.

“La situazione rappresentata era molto preoccupante – dichiara Villarosa – con interi reparti affidati all’impegno di soli 4-5 medici, nonostante della riapertura e delle problematiche si fosse a conoscenza già da diverso tempo”.
Una situazione che espone tutti i cittadini “a un concreto rischio di non poter ricevere cure e prestazioni sanitarie in tempi rapidi e certi, per colpa – conclude – delle gravose carenze presenti all’interno del presidio già fortemente penalizzato dalle assurde scelte degli ultimi anni.”

Cutroni Zodda: sospensi 2 reparti. I dubbi di Paolo Calabrò

Affinché si faccia chiarezza sulle cause della persistente carenza di figure specialistiche, il Sottosegretario Sileri ha pertanto presentato richiesta ufficiale all’Assessore Razza che, a sua volta, l’ha rigirata al Commissario dell’Asp di Messina, Dott. Bernardo Alagna. Una notizia che giunge subito dopo l’avvenuta sospensione dei ricoveri presso i reparti di Medicina Interna e Pneumologia del Cutroni Zodda, chiesta – secondo le dichiarazioni ufficiali – a scopo precauzionale dal Direttore Sanitario dell’Asp Domenico Sindoni, a fronte dell’incremento dei casi covid registrato nelle ultime settimane.

Una disposizione, quest’ultima, verso la quale l’ex responsabile della Uil Medici, Paolo Calabrò, ha sollevato qualche dubbio, come riportato dalla redazione di 24live: “Non vorrei pensare – ha dichiarato – che la sospensione dei ricoveri in pneumologia e medicina sia dovuto invece, diversamente da quanto detto ufficialmente, alle note deficienze strutturali, di organico e funzionali che il presidio ospedaliero presenta ed alle quali – conclude – i vertici aziendali non hanno ancora saputo porre rimedio”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it