di Veronica Pagano – Dal 1 luglio l’Hub in Fiera è destinato a chiudere, con trasferimento delle sue attività presso i punti vaccinali ordinari ed altre strutture. A disporlo, con nota del 20 giugno scorso, l’Asp Messina: sostenere la struttura (100 mila euro al mese) è troppo gravoso per l’azienda.
Una decisione che arriva nonostante, nelle ultime due settimane, sia stato accertato un rapido incremento dei casi Covid in tutta la regione, con picchi giornalieri che hanno raggiunto anche quota 1.000 positivi. Una scelta che, il deputato regionale Antonio De Luca, componente pentastellato della commissione Sanità dell’Ars, ha definito incomprensibile e inappropriata “in un momento così delicato e proprio mentre gli esperti tornano a parlare del rischio di una nuova ondata della pandemia”, promettendo di sollevare il caso in Commissione in assenza di un ripensamento da parte dell’Asp.
Cisl Messina: “Una scelta più miope non si può compiere”
Anche la Cisl Messina si è pronunciata definendo la scelta dei vertici Asp una scelta miope: “Proprio ora che i contagi aumentano e che, probabilmente, ci sarà necessità di un nuovo ciclo vaccinale per proteggere i cittadini – dichiara Antonino Alibrandi, segretario generale – si smantella quello che si era costruito e che funzionava bene. Tutto questo mentre negli ospedali non vengono più somministrati i vaccini ai soggetti allergici o fragili“. Senza dimenticare l’impatto lavorativo: “la chiusura dell’hub inciderà su tutti quei posti di lavoro e quelle professionalità che, in piena emergenza, si è dimostrato sono necessari per la prevenzione e la salute dei cittadini. Vorremmo capire – conclude Alibrandi – che ne sarà di questi lavoratori“.