di Michele Bruno – Oggi è andato in scena l’incontro tra i candidati a sindaco sconfitti dalle urne e il Sindaco eletto Federico Basile, che ha voluto incontrarli e li ha convocati in Sala Giunta.
Diverse erano le aspettative per i diversi candidati, che abbiamo intervistato al termine per sapere di cosa si è parlato.
Il Sindaco (qui il video) ha spiegato che “si tratta di un normale incontro istituzionale sulla scia del metodo che mi sono dato” e che non si tratterebbe di un tentativo di trovare un dialogo con le forze politiche avversarie in vista dell’eventualità che non ci sia il premio di maggioranza per il Consiglio Comunale.
Non si sarebbe parlato molto di tematiche, ma di metodo. Lo ripetono un po’ tutti.
Tuttavia Gino Sturniolo (qui il video) evidenzia come non ci siano convergenze su due temi in particolare, i bilanci (“Basile vuole continuare sulla strada del Piano di Riequilibrio”) e l’autogoverno del territorio (“il Sindaco pensa ad un semplice decentramento, troppo poco”). Qualche tema quindi, anche se brevemente, è stato toccato.
Al momento, nonostante abbiano partecipato tutti, non ci sono delle ufficiali aperture di credito. Franco De Domenico (qui i video 1 e 2) evidenzia che ci sarà sicuramente un dialogo istituzionale da parte nostra, tuttavia è difficile pensare ad una collaborazione politica.
Maurizio Croce (qui il video) dice che l’apporto del centrodestra in Consiglio sarà costruttivo, ma il dialogo sarà difficile con una forza politica che del dialogo non fa il suo punto di forza.
Salvatore Totaro (qui il video) sostiene che Basile sia stato gentile ed attento, ma che deve rendersi autonomo da De Luca, le capacità per farlo le ha.
Sembrano tutti interessati a continuare a fare politica occupandosi ancora di Messina. Croce, che è tornato ad occuparsi di dissesto idrogeologico per la Regione, sarà in Consiglio Comunale. Sturniolo non sarà più il leader di Messina in Comune, ma resta a far parte del progetto (coerentemente con la sua storia politica di attivista), che non finisce. Totaro anche, perché afferma: non sono sconfitto, dopo le elezioni non ci sono vincitori e vinti, ma soltanto chi ha la responsabilità di amministrare la Città e chi invece responsabilmente deve organizzare quei movimenti che faranno da pungolo a chi amministra. De Domenico resta segretario cittadino del PD, anche se sta pensando col partito alla candidatura alle regionali.