di Umberto Frassica – Oggi, durante la Processione del “Corpus Domini”, si è riproposta la tradizione popolare del “Vascelluzzo”, a distanza di due anni dall’ultima volta causa COVID.
La processione è partita dalla Cattedrale al termine del Solenne Pontificale e dell’Adorazione Eucaristica delle ore 18, presiedute dall’Arcivesvovo di Messina sua Ecc. Rev. Mons. Giovanni Accolla.
Mons. Accolla durante la celebrazione ha sottolineato l’importanza della solennità del Corpo e Sangue di Cristo richiamando il valore della comunione e della condivisione al quale tutti siamo chiamati.
Tante le confraternite, fedeli e appartenenti al clero che hanno partecipato alla processione, presenti anche le principali rappresentanze istituzionali.
Il corteo, coordinato dal Nucleo diocesano Caritas, ha sfilato tra le vie cittadine e i fedeli hanno potuto porgere una preghiera al Santissimo, portato in processione da Mons. Gaetano Tripodo, decano del Capitolo della Cattedrale.
Per tradizione il “Vascelluzzo” viene ricollegato a una terribile carestia che afflisse la città.
Mentre le imbarcazioni straniere cercavano di evitare il passaggio nello stretto per non incorrere nelle azioni di pirateria degli affamati messinesi, una grossa nave proveniente dalla Grecia, carica di grano, transitava nello Stretto e una miracolosa tempesta provocata dalla Madonna costrinse l’imbarcazione ad approdare nel porto falcato, salvando la città.