il candidato sindaco di Messina del centrodestra, Maurizio Croce, è stato protagonista ieri di un’intensa giornata trascorsa tra gli abitanti delle Case Zancle e di via Manzoni nel rione Giostra, per poi spostarsi per un lungo tour nei villaggi della I Circoscrizione.
«Ho chiesto con estrema decisione un appuntamento ai residenti delle Case Zancle, abitazioni di proprietà del Comune di Messina, che mi hanno manifestato una condizione di profondo degrado e difficoltà. È inaccettabile – afferma Croce – che decine di famiglie vivano in contesti di totale abbandono da parte dell’amministrazione, nonostante la stessa avesse promesso interventi e presenza. È avvenuto l’esatto contrario – continua il candidato del centrodestra –, cosa che traspare dalle parole di dolore che ho ascoltato dai cittadini incontrati. Non è mia abitudine fare promesse facili, ma un’amministrazione degna di questo nome ha l’obbligo di intervenire in maniera rapida ed efficace».
Il candidato sindaco Maurizio Croce, poi, ha preso parte alle celebrazioni per la festa della Madonna della Lettera, assistendo alla Solenne Pontificale presieduta dall’Arcivescovo emerito di Siracusa, Monsignor Salvatore Pappalardo.
La giornata è proseguita con un ampio tour nei villaggi della I Circoscrizione. Prima tappa a Galati, dove Maurizio Croce ha potuto toccare con mano l’autenticità dei lavori di contrasto all’erosione costiera, da lui stesso portati avanti come Commissario regionale al dissesto idrogeologico. Successivamente, la visita si è spostata nei villaggi di Santa Margherita, Briga e Mili, per concludere con un incontro col “Comitato per la rinascita di Messina” della vallata di Santo Stefano, i cui esponenti hanno ribadito il sostegno al candidato del centrodestra.
«Rivendicare un merito non fa parte del mio modo di essere – spiega Croce -, personalmente ho sempre messo i fatti davanti alle parole: oggi a Galati ho potuto toccarli con mano e ne vado fiero. Il lavoro per il miglioramento del territorio, però, è ancora tantissimo e abbassare la guardia sarebbe l’errore peggiore. Purtroppo, riscontriamo quotidianamente che i problemi legati al dissesto idrogeologico interessano la città trasversalmente. Come nel caso della vallata di Santo Stefano, dove ho avuto il piacere di confrontarmi con un comitato attivo nella cura e tutela del proprio territorio. La salvaguardia di questa vallata – conclude Croce – deve far parte dei punti programmatici del futuro sindaco. Certamente, fa parte della nostra visione, e di conseguenza della nostra strategia, la volontà di interventi rapidi di cui i territori hanno assolutamente bisogno».