Di Michele Bruno – è stato presente oggi al Comitato elettorale di Franco De Domenico, l’europarlamentare del Partito Democratico Pietro Bartolo, noto come simbolo dell’accoglienza dei migranti a Lampedusa, per la sua attività di medico sul campo.
Con lui il candidato sindaco del centrosinistra, appunto, ed il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Andrea Argento, che proprio in questa occasione è stato designato come candidato assessore allo Sport.
“Sono qui – ha detto Bartolo,- per dare il mio sostegno a Franco De Domenico, alla lista del Partito democratico e al disegno progressista per la città di Messina, una città ricca di potenzialità soffocate e tradite da politiche populiste, volte al consenso immediato, in perenne clima di campagna elettorale, ma non certo ad uno sviluppo radicato e duraturo. Messina ha una peculiarità dataci dal Cielo, con una visione ampia, mediterranea che dall’Europa è ponte con l’Africa. De Domenico è la persona che può ridare alla città il valore e il ruolo che merita. Ha visione, competenza e ha riunito intorno a sé una squadra di persone semplici, ma straordinarie e piene di buona volontà, che vedono la politica come servizio: un’arte nobile, non quella del potere e del guadagno”.
“Sto facendo campagna elettorale al fianco di tanti candidati progressisti in queste settimane in varie parti della Sicilia e d’Italia – ha aggiunto Bartolo – perché credo che queste amministrative siano fondamentali per il nostro futuro. Le politiche europee per la ripresa e la resilienza, i fondi del Pnrr per la Next generation Eu, sono un’occasione che non può andare sprecata. Serve una classe dirigente capace e senza scheletri nell’armadio”.
De Domenico ed Argento hanno presentato i punti del programma dedicati ad ambiente, turismo e agricoltura, politiche della salute, sport e politiche giovanili.
Tra le prime priorità della Giunta De Domenico riguardo alle politiche ambientali la piantumazione di 100 alberi in Città, e l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali per valorizzare i Colli San Rizzo, luogo simbolo delle potenzialità turistiche messinesi, “a sostegno di quegli imprenditori che con coraggio già fanno questo”.
Anche attraverso lo sfruttamento dei fondi PNRR, si dovranno prevedere progetti e iniziative per i monti e per la salvaguardia dello coste, in modo da renderne ecosostenibile la fruizione e monitorare e tutelare le aree. E poi la creazione di comunità energetiche per ridurre i costi dell’energia ed incentivare il ripopolamento delle periferie e la riduzione dei costi dei parcheggi per chi lavora in periferia, l’incentivo all’uso di navette nelle ztl anche per ridurre il tempo impiegato nel parcheggiare diminuendo l’inquinamento. Ed ancora l’efficientamento energetico dei locali comunali e degli edifici storici, servizi di mobilità sostenibile condivisa, eventi su riciclo e mobilità sostenibile, l’ammodernamento dell’acquedotto e l’aumento delle aree verdi, l’utilizzo delle migliori tecnologie per la differenziata, la creazione di spiagge attrezzate e l’aumento delle piste ciclabili.
Per l’agricoltura l’istituzione dell’Ossevatorio comunale permanente e l’Ufficio Messina Esporta.
In merito al contrasto del dissesto idrogeologico l’obiettivo sarà fare investimenti preventivi e di sviluppo economico nelle zone a rischio.
Anche qualche nota polemica. De Domenico ha chiarito che “a dispetto della propaganda, il progetto Foresta Me è ancora lontano dalla sua approvazione, l’iter sarà completato entro il 2023. Ovviamente gli uffici comunali hanno fatto finora un ottimo lavoro”. Questo sicuramente in risposta alle dichiarazioni alla stampa da parte dell’ex Vicesindaca Carlotta Previti.
Sul tema sanità, De Domenico evidenzia come “Messina è tra le ultime città per vaccinati” ed accusa: “L’ex Sindaco su questo frangente ha seguito l’interesse proprio, ed è stato ambiguo nella ricerca del consenso dei no vax”.
Il Centrosinistra propone l’attivazione di una rete stabile tra le autorità sanitarie, la proposta nelle sedi opportune del doppio medico di famiglia per gli studenti fuorisede, la diffusione di defibrillatori e di corsi sul loro utilizzo, l’aumento dell’offerta dedicata a chi soffre di gravi patologie, l’inserimento lavorativo per i disabili, il coinvolgimento delle associazioni di pazienti e l’organizzazione di eventi sul corretto stile di vita ed alimentare.
Riguardo alla tutela degli animali, si intende realizzare un canile ed un gattile comunale, oltre ad aree di sgambamento nei quartieri, ed il contrasto del fenomeno del randagismo con politiche di adozioni e monitoraggio.
Andrea Argento ha spiegato qual è la sua visione dello Sport per Messina:
“lo sport si collega alla salute, alle politiche giovanili ed all’ecologia” e aggiunge: “voglio restituire qualcosa ad un mondo che mi ha dato tutto, anche le mie doti dialettiche in politica, grazie all’esperienza come allenatore”.
Andrea Argento infatti è laureato in Scienze Motorie e Sportive, Chinesiologo, ex giocatore di calcio, presidente provinciale dell’Associazione Allenatori di Calcio nonché dei Veterani dello Sport di Messina, ex responsabile settore Calcio in Enti di Promozione a livello regionale e nazionale, tecnico sportivo paralimpico con una esperienza nella Nazionale paralimpica di calcio a 7 per cerebrolesi dal 2017 al 2020.
Il problema principale per quest’ultimo è quello dell’assenza di strutture “poche rispetto al numero dei tesserati. Molte realtà importanti come l’Akademia Sant’Anna rischiano di trasferirsi in provincia per questo” dice.
Un secondo problema è “il numero di tesserati tra persone in età sportiva, soltanto 10mila. Lo sport è utile a tutte le età ed anche per i disabili, a questi ultimi bisogna prestare particolare attenzione.” afferma.
Tuttavia lancia l’allarme “È già tardi, bisogna invertire la rotta sugli investimenti e le politiche sportive, l’amministrazione De Luca ha messo 0 a bilancio, ha snobbato le società sportive, che si sono dovute arrangiare”.
Sugli impianti calcistici, entrambi hanno risposto alle domande dei giornalisti. Riguardo lo Stadio Franco Scoglio, “è necessario fare la copertura, renderlo appetibile e trovare imprenditori che vogliano investirvi” illustra De Domenico.
Rispondendo alla nostra domanda in particolare, Argento chiarisce che “il Celeste può essere recuperato sia grazie al vincolo di identità storica che insiste su esso, che può portare importanti finanziamenti, ma anche tramite l’avviso Pnrr a cui ha già aderito il Commissario straordinario Leonardo Santoro, collegandolo al Palamerlino. Adesso si apriranno le fasi successive con la progettazione, con finanziamento che può valere oltre 6 milioni di euro”.
Ed ha specificato:
“Si può porre l’erba sintetica al posto di quella naturale per poterlo usare giorno e notte e si potrà farlo utilizzare per l’allenamento della prima squadra, per le giovanili e per le attività delle squadre minori, in modo da liberare strutture in città e far nascere nuove realtà”.
Inoltre hanno detto che l’eventuale Giunta De Domenico prevedrà il censimento con digitalizzazione di tutte le strutture sportive pubbliche e private a Messina, per metterle a sistema, la creazione di nuovi impianti nei quartieri e l’applicazione del tempo pieno nelle scuole, attraverso una convenzione con gli istituti, in modo da poter anche permettere la pratica pomeridiana dello sport, infine l’istituzione dell’Ufficio Bandi Sportivi per supportare le società, ed eventi di promozione sportiva.
Per le politiche giovanili un programma di mentoring per il passaggio di competenze ai giovani, in collaborazione con diverse realtà, un fondo comunale per l’imprenditoria giovanile, un PuntoEuropa, l’istituzione del Servizio civile comunale.