Tra il 2017 e il 2021, le valutazioni di professionalità dei magistrati sono state al 99,2% positive, mentre, con una media di 1.000 all’anno, ben 30.000 sono le persone che dal 1992 al 2020 hanno ricevuto un indennizzo per ingiusta detenzione, per un ammontare di 900 milioni di euro a carico dei contribuenti.
Anomalie tanto gravi devono far riflettere sulla necessità di operare sostanziali riforme al nostro sistema giudiziario. Non si può pertanto correre il rischio che i referendum sulla giustizia del 12 giugno passino sottotraccia.
Per sensibilizzare su questi temi, Azione e +Europa, domenica 29 maggio, dalle ore 17 alle 20, allestiranno un banchetto informativo a piazza Cairoli per spiegare le ragioni del Sì ai cinque quesiti referendari e confrontarsi con la cittadinanza.
