Un confronto tra i cinque candidati a sindaco e l’imprenditoria messinese alla sala borsa della Camera di Commercio. Un incontro voluto e organizzato da Ance e Sicindustria Messina– rappresentate dai rispettivi presidenti, Giuseppe Ricciardello e Pietro Franza voluto per un confronto sulle idee dei candidati, per parlare di quello che dovrà essere futuro della città di Messina nell’ottica di una sinergia con il mondo delle imprese ma anche il mondo dei giovani, rappresentato da Giovani imprenditori Sicindustria Messina.
Nella prima parte dell’evento si sono concentrati i temi e le domande dei rappresentanti dell’imprenditoria ai candidati.
Di piano regolatore generale, rigenerazione urbana, sbaraccamento, ha parlato Giuseppe Lupò, vicepresidente vicario di Sicindustria Messina, mentre, presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina si è soffermato sui tempi della blue economy e dei trasporti e mobilità.
I delegati del consiglio di Sicindustria, Francesco Farilla e Nazzareno Foti hanno invece fatto presenti le attese dell’area industriale di Milazzo e della vocazione turistica ancora parzialmente inespressa del water front.
La parola è poi passata ai Giovani imprenditori di Sicindustria Messina
Davide Blandina, presidente, ha chiesto “maggiore attenzione per l’industria 4.0, la Smart City e la digitalizzazione. Per una città in cui i giovani vogliano vivere”, mentre Claudia Brudetto, “ha dato risalto al valore di giovani e donne da coinvolgere nel mondo produttivo; soffermandosi sulla condizione delle giovani donne che non riescono a conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia”.
Nella seconda parte dell’evento, poi, cambio di posto: il tavolo – e la parola sono passati ai candidati sindaci : Federico Basile; Maurizio Croce; Franco De Domenico – collegato da remoto causa covid; Gino Sturniolo; Salvatore Totaro.
Il primo a prendere la parola è stato Federico Basile, che ha sottolineato la necessità di collaborazione costante con le imprese per rilanciare l’economia di Messina attraverso l’apertura di tavoli tematici permanenti, anche per pianificare l’uso di fondi PNRR.
Anche Maurizio Croce ha sottolineato la necessità di chiarire i ruoli di un tavolo tecnico e la responsabilità che avrà il futuro sindaco di stabilire la visione strategica della città, ed, in questo senso, l’obbligo di confrontarsi con gli altri stakeholders ed enti privati.
Ritorna poi il tema del ponte, che viene evidenziato dal candidato non come un’opera per passare da un lato all’altro dello stretto ma per poter essere la porta del Mediterraneo.
Franco De Domenico ha messo l’accento sull’importanza del dialogare con tutte le forze produttive della città, sottolineato l’importanza di un partenariato pubblico-privato
Il candidato di centrosinistra ha sottolineato l’importanza di cogliere le opportunità economiche del PNRR per colmare “i gap infrastrutturali e sociali del territorio” come ad esempio il problema del divario tra formazione e lavoro, nella quale ha individuato la causa di una “disoccupazione senza precedenti sul nostro territorio.
Per Gino Sturniolo il rischio è quello di impiegare i fondi del PNRR per spese ordinarie a causa del gap che riguarda tutto il Sud Italia. Il comune di Messina per lui è un comune che non può e non potrà dare risposte perché “spende troppo poco”. Sul tema della rigenerazione urbana, Sturniolo vorrebbe che il porto ritornasse alla città mentre sul tema ponte ribadisce la sua contrarietà.
Il candidato Salvatore Totaro ribadisce l’importanza di una “politica del fare, non del dire con l’obiettivo di attrarre prima di tutto i messinesi, i concittadini, “poi chi viene da fuori”. L’intenzione del candidato è di creare non sinergie, ma di spinte e impulsi.
Un confronto durato molte ore dalla quale è emersa trasversalmente l’esigenza oltre che l’opportunità del dialogo e della condivisione di punti di vista differenti, tra pubblico e privato.
Martina Galletta