Si è svolto ieri mattina, a Ganzirri, l’incontro “Depurazione delle acque: presente e futuro a Messina”, al quale hanno preso parte il senatore del MoVimento 5 Stelle Cristiano Anastasi, la candidata vicesindaco Valentina Zafarana e i candidati del Movimento 5 Stelle al Comune e alle circoscrizioni, che hanno discusso sulla situazione relativa alla depurazione delle acque di Messina, della necessità di ricavare reddito dai nostri specchi d’acqua e delle prospettive future.
«Dopo la prima fumata bianca dello scorso 31 marzo, con la firma del decreto sulla Via, proprio ieri – ha annunciato Anastasi – è stato emesso il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) per la realizzazione del depuratore di Tono, che consentirà di migliorare l’impatto ambientale dell’area nord e di convogliare i reflui fognari della zona costiera e dei villaggi collinari limitrofi. Adesso si procederà con la verifica finale della progettazione esecutiva e il bando di gara. Inoltre, grazie all’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, il progetto ha avuto ulteriori finanziamenti pari a 11,7 milioni di euro, decisivi per l’esito finale».
«Quella del depuratore è una vicenda che si protrae ormai da dieci anni e che era finita nel “buco nero” della Regione, almeno fino all’intervento del Governo Conte, che è riuscito a sbloccare la situazione. L’area di Ganzirri e Torre Faro – commenta Valentina Zafarana – è una delle zone più belle del mondo: ne sono fermamente convinta, e ritengo debba essere valorizzata ad ogni costo, sfruttandone le immense potenzialità naturalistiche. Tuttavia, non si può pensare a un rilancio turistico ed economico del litorale se prima non si interviene preservando l’ambiente e offrendo a residenti e turisti servizi adeguati. I cittadini della zona nord non possono continuare a pagare una depurazione che non c’è».
«L’auspicio è che entro la fine dell’anno si possa dare inizio ai lavori di questa importante opera infrastrutturale, finanziata dal Cipe nel lontano 2012. È una battaglia sui cui ci siamo spesi più volte in Consiglio comunale, sollecitando il Governo Musumeci e l’ex amministrazione», hanno spiegato i candidati presenti, con riferimento all’annuncio risalente a dicembre 2019, quando l’ex sindaco Cateno De Luca delineò un cronoprogramma (con l’apertura del cantiere già nel 2021) poi disatteso a causa della Regione.
Tanti i temi affrontati nel corso dell’incontro: dal potenziamento del sistema idrico alla valorizzazione della Riserva, dalle criticità legate agli scarichi fognari nelle acque agli interventi di tutela per l’arredo urbano.