di Leonardo Lauriana – Il commissario straordinario ha firmato l’ordinanza che consentirà a Capo Rasocolmo la pratica del naturismo. Una notizia che chiude il cerchio su una aspra polemica nata a seguito di alcune multe comminate a dei turisti che stavano fruendo di una spiaggia da decenni vocata al naturismo.
“Quest’anno i naturisti potranno usufruire della spiaggia con tranquillità grazie all’ordinanza provvisoria da Arcigay Messina richiesta e firmata oggi dal Commissario Straordinario – dichiara Rosario Duca presidente dell’associazione messinese – Ringrazio il Commissario Santoro per la sensibilità dimostrata, Quanti in Consiglio Comunale si sono schierati a favore dei diritti, La commissione Consiliare specifica ed in particolare lo sportello legale di Arcigay Messina.
Adesso ci prepariamo a sostenere il PUDM nel suo iter e non faremo sconti, i diritti o sono per tutt* o si chiamano privilegi”.
A plaudire il commissario il consigliere uscente Alessandro Russo, oggi candidato nella lista Franco De Domenico Sindaco: “Si compie positivamente così una battaglia di civiltà e di libertà che ho iniziato più di un anno fa a seguito di multe a due poveri turisti fatti oggetto di repressione medievale da parte del tandem Daffinne-Cateno in versione ayatollah. Da allora tante lotte, fuori e dentro il Consiglio. E oggi finalmente la parola definitiva. Messina è la prima delle tre città metropolitane siciliane a regolamentare e consentire il naturismo. Senza ipocrisie, senza prurigine e senza moralismo: più libertà e più spazi di civiltà per chi vuole vivere il mare pienamente!”.
Dello stesso avviso anche Palmira Mancuso, che aveva espresso solidarietà ai nudisti multati respingendo quello che aveva definito “approccio “bacchettone” e moralista”:
“Un provvedimento quanto mai opportuno, che dimostra ancora una volta quanto sia fallimentare il proibizionismo in ogni situazione. Il provvedimento è una conquista di libertà, anche se il problema resta culturale in una città imbarbarita da questi ultimi anni di amministrazione all’insegna della repressione e degli streotipi.”