di Michele Bruno – E’ stato approvato ieri il Piano Tari 2022 con cui è stato deciso alla fine l’aumento del 7% circa del costo dei rifiuti a Messina, da 48,4 a 54,1 milioni complessivi. Insomma la tariffa costerà di più per i singoli contribuenti. A pesare sul si del Consiglio Comunale soprattutto la questione relativa alla sorte di 147 lavoratori a scadenza di contratto, di cui attraverso un atto di indirizzo del Presidente del Consiglio Claudio Cardile è stata approvata una proroga.
E’ però polemica tra Uiltrasporti e la precedente Amministrazione Comunale.
“Ci rendiamo conto che l’approvazione della Tari oggi da parte del Consiglio Comunale sia un atto doloroso, visti gli aumenti previsti, ma al tempo stesso era l’unica via per dare le necessarie garanzie alla continuità del servizio porta a porta alla città, servizio sulla cui organizzazione di questi anni ribadiamo tutte le critiche che come Uiltrasporti abbiamo sempre avanzato”. Aveva esordito ieri Michele Barresi, segretario di Uiltrasporti.
Il Consiglio Comunale, con un atto di indirizzo a firma del presidente Claudio Cardile e votato all’unanimità dall’aula, pone anche l’importante ed unica possibile toppa alla spinosa questione occupazionale lasciata in eredità dalla fuggiasca vecchia amministrazione De Luca, un atto con il quale si chiede al Commissario Santoro la stabilizzazione a tempo indeterminato dei 147 operatori i cui contratti sono scadenza il prossimo 31 maggio. L’incremento della Tari negli anni di amministrazione De Luca è costata ai cittadini complessivamente 10 milioni in più rispetto al 2018, da 44,5 a 54 milioni di euro, e di certo occorre considerare il problema degli aumenti dei costi di smaltimento in discarica, ma anche – continua il sindacato – la cattiva programmazione e la discutibile gestione del servizio di raccolta con l’introduzione del porta a porta a tappeto in tutta la città. Ben venga l’incremento della differenziata, ma la tempistica e le modalità organizzative applicate sono state di certo oltremodo onerose per Messina Servizi e la città. Oggi il Consiglio Comunale era ad un bivio – concludeva Barresi – far saltare il discutibile sistema in essere e far piombare la città in emergenza rifiuti o, a denti stretti, salvare l’azienda, il servizio e i livelli occupazionali senza i quali si fermerebbe la raccolta in città. Un atto di buon senso”.
Poi la risposta a Barresi arriva dall’ex Assessora Dafne Musolino:
“Dopo 4 mesi di immotivata attesa e rinvii attendisti, il Consiglio Comunale ieri sera ha approvato il Piano Tari 2022, che consentirà di mantenere il sistema della raccolta differenziata porta a porta sostenendo i costi per lo smaltimento dell’indifferenziato che sono aumentati a causa della incapacità dell’amministrazione regionale di realizzare gli impianti pubblici”.
“L’approvazione del Piano TARI 2022 consentirà inoltre di stabilizzare i 147 operatori che ogni giorno, da tre anni, svolgono il servizio di raccolta differenziata e grazie ai quali Messina può vantare il primato di unica Città Metropolitana della Sicilia, ed unica città del Sud Italia, ad avere esteso il servizio di RD su tutto il territorio comunale. La stabilizzazione dei 147 operatori è un obiettivo sul quale la Giunta De Luca ha lavorato già dal luglio 2021, quando sempre il Consiglio Comunale si rifiutò di approvare il Piano TARI 2021 e dunque nessuno si permetta di prendersi il merito di queste assunzioni, che si inseriscono nella programmazione aziendale proposta dal Cda della Società ed approvata dal Socio Unico Comune di Messina, rappresentato dall’allora Sindaco Cateno De Luca e che ha inciso sugli aumenti della TARI 2022 che, lo ripetiamo, sono imputabili alla crisi degli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti” continua Musolino.
E conclude:
“Al solito sindacalista dei trasporti che cerca, anche questa volta, di sminuire il grande traguardo della raccolta differenziata accusando l’amministrazione De Luca di avere aumentato il costo della TARI di 9 milioni, consigliamo nuovamente, come già avevamo fatto il mese scorso, di studiare meglio: la TARI 2022, se non ci fosse stata la crisi degli impianti dei rifiuti, quest’anno sarebbe diminuita del 4% grazie all’emersione delle utenze fantasma, costi della stabilizzazione compresi. Mentre Legambiente celebra l’amministrazione De Luca per i risultati raggiunti, riconoscendo per ben due volte e pubblicamente il grande risultato della raccolta differenziata, Barresi, tradito dalla sua ossessione contro il Sindaco De Luca, compie l’ennesimo scivolone dimostrando che ciò che gli sta più a cuore è la contrapposizione politica a discapito dei diritti dei lavoratori e dello stesso benessere della comunità.”
Una nuova replica di Barresi è arrivata poco fa:
“Constatiamo come, al solito, la replica monotona e stonata dell’ex assessora Musolino non riesca a smentire il dato oggettivo che la Uiltrasporti ha evidenziato cioè l’aumento di 10 milioni di euro nella Tari riscontrato sulle tasche dei messinesi nei quattro anni di amministrazione De Luca . Non si tratta di ossessione ma di mantenere viva la memoria per ricordare, anche alla distratta assessora, che proprio l’ex sindaco De Luca nel 2019 annunciava alla città la riduzione della Tari del 30% entro il 2021, per poi invece aumentarla anno per anno . Capiamo che quando la Uiltrasporti ricorda la verità , questo dispiaccia a chi vive di propaganda, ma rivendichiamo la coerenza di aver sempre evidenziato la carenza della pianta organica di Messina Servizi poi ampiamente acclarata da tutti e rimaniamo l’unica organizzazione sindacale a non aver sottoscritto una organizzazione aziendale non adatta alla città. Con buona pace della ex assessora restiamo vigili a tutela di lavoratori e cittadini , e per rispetto del Consiglio Comunale, che con senso di responsabilità si e’ assunto l’onere di approvare l’aumento Tari e la stabilizzazione dei lavoratori, continuiamo a evidenziare che parte degli oneri Tari dipendono anche dalla cattiva gestione e dalla mancata programmazione del porta a porta e che anche con la stabilizzazione delle 147 maestranze ancora l’azienda rimane carente di personale addetto allo spazzamento e al verde, entrambi settori in cui la città e’ stata a lungo trascurata in questi anni di amministrazione De Luca”.