Coalizione Civica per Messina interviene ancora sulla polemica sui fondi PNRR (qui tutto quanto è stato detto finora) innescata dalle parole dell’ex Ministro Francesco Boccia.
“Il metodo di De Luca e dei suoi tecnici fiduciari per il PNRR: prendere in giro Ministeri e città, confondere numeri, dati …e date. Leggiamo da un tecnico Deluchiano che Messina avrebbe ottenuto centinaia di milioni a valere sul PNRR “NEGLI ULTIMI DUE ANNI”, con buona pace dell’ex Ministro Boccia.
Piccolo problema: il PNRR è stato fatto dal Governo appena un anno fa (30 aprile 2021) e la governance del piano definita con legge meno di un anno fa (28 luglio 2021); i primi fondi sono arrivati all’Italia otto mesi fa (13 agosto 2021) e Roma ha definito le prime assegnazioni alle città metropolitane quattro mesi e mezzo fa (1 Gennaio 2022). Due anni fa il PNRR non c’era, ma Messina ne avrebbe beneficiato per centinaia di milioni… formidabile. Ma il metodo del polverone di millanterie è sistematico.
Emblematica la vicenda dei fondi PNRR per l’area ex Seaflight. Nell’istanza inviata a Roma l’ecomostro, è riconvertito in “mercato coperto del km. zero”. Su FB scatta la polemica: quella struttura va abbattuta. Vista l’impopolarità e l’indignazione, il plurinominato Puccio (che quell’istanza ha redatto) si affretta a negare: “Nell’area Seaflight non è previsto nulla!” Ma le bugie hanno le gambe corte. E si scopre che:
1) Contrariamente a quanto dice Puccio, la relazione inviata al Governo prevedeva esattamente “Demolizione e rigenerazione area ex Seaflight …con il Mercato Coperto di Capo Peloro”, con tanto di disegni e rendering;
2) Chi ha proposto l’istanza per la Città Metropolitana ha millantato, visto che l’area è indisponibile (la CM la riceverà solo in consegna ed esclusivamente per l’abbattimento senza ricostruzione);
3) L’ente proprietario (il Demanio) non è stato informato di questa ipotesi di destinazione e non ne ha dato alcun avallo;
4) L’ipotesi è impensabile, perché illegittima: il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) approvato dal Consiglio Comunale sei mesi fa vieta ogni costruzione nell’area.
Preso in castagna da carte e documenti, Puccio farfuglia che al Governo era stato inviato solo un “concorso di idee”, non un progetto. Ma non è vero. Ai Ministeri sono state inviate le “Proposte di Piano Urbano Integrato di cui all’articolo 21 del DL 6 novembre 2021 nell’ambito del PNRR…”: un documento ufficiale previsto dalla legge, necessario per non perdere i 132 milioni assegnati a Messina dal Governo. I “concorsi di idee” sono altra cosa (si rinvia all’art. 156 del Codice degli Appalti). Puccio lo sa, ma confonde le acque, arrampicandosi sugli specchi.
La realtà è che Puccio ha fatto inviare al Ministero una “proposta” illegittimamente formata: senza il consenso dell’ente proprietario, incompatibile con la normativa, totalmente irrealizzabile. E il bello è che a dire che quest’idea è carta straccia è lo stesso che l’ha inviata al Governo; scrive infatti: “nessun mercato al coperto può essere realizzato nell’area ex seaflight perché il PUDM (Piano di utilizzo Del Demanio Marittimo), redatto dal Comune di Messina, non prevede nuovi volumi dopo la demolizione”.
Dunque Puccio sapeva che l’idea di un mercato nell’area ex Seaflight è impossibile; come mai la mette fra le proposte da inviare al Governo? Le possibilità sono due: o si è voluto consapevolmente prendere in giro Ministeri e Città Metropolitana con proposte non fattibili, oppure si è stati colpevolmente incompetenti.
È il “metodo De Luca”: confondere numeri, dati, date per prendere in giro istituzioni e cittadini. Un metodo da archiviare il 12 giugno prossimo”.