di Michele Bruno – Ha scatenato e continua ancora a svilupparsi una polemica dopo che il candidato Sindaco del Centrosinistra Franco De Domenico, ospite di RTP al programma Scirocco di Emilio Pintaldi, aveva risposto alle domande del giornalista Sebastiano Caspanello.
Caspanello aveva chiesto a De Domenico se fosse preoccupato per il numero di liste che sta preparando il centrosinistra, al momento inferiore a quello delle liste già predisposte da Federico Basile e da Maurizio Croce.
L’attuale segretario cittadino del Partito Democratico ha risposto, comunque incalzato dai due giornalisti durante la sua esposizione:
“Non sono preoccupato perché noi guardiamo alla qualità delle persone, non alla lista della spesa. Ci sono liste che fanno rabbrividire per il modo in cui sono state composte, come quella dei baraccati o quella con i lavoratori della Messina Social City… non era la vecchia Amministrazione che diceva che i sindacati non dovrebbero fare politica? (ndr il riferimento è alla lista predisposta dalla sindacalista Clara Crocé) Ogni persona che c’è in una lista che appoggia me, è una persona che ha da dire o da dare alla Città, persone che hanno un curriculum e non sono messe lì per chissà quale motivo”.
Non si era fatta mancare la replica di Federico Basile sulla propria pagina Facebook:
“Caro De Domenico, sappi che i nostri candidati sono tutti di qualità!!
Franco De Domenico stasera ad RTP ha offeso i nostri candidati ed in particolare quelli della lista Mai più baracche facendo riferimento ad una presunta mancanza di qualità.
Ma come si permette questo signore con la puzza sotto il naso di dire queste cose?
Poi saremmo noi quelli che insultano gli avversari?!
Forse il poveretto voleva trovare una giustificazione al fatto che loro non trovano candidati per fare le liste, ma è scivolato ad un livello troppo basso! Inaccettabile anche in una logica di polemica politica.
Attacchi me, se ritiene di poter mostrare i muscoli, non le tante brave persone che, senza nulla chiedere o avere in cambio, hanno scelto di candidarsi per sostenere il nostro progetto di cambiamento!!”.
A quel punto il candidato del centrosinistra ha deciso di chiarire il suo pensiero:
“Concordo pienamente con le parole espresse da Coalizione Civica per Messina e Domenico Siracusano. Prendo spunto per chiarire il mio pensiero che qualcuno, ovviamente, interpreta in maniera vergognosamente strumentale, magari pensando che i messinesi non siano in grado di comprendere determinate operazioni e, soprattutto, non riuscendo a presentare alcuna proposta alla città che vada al di là del becero insulto.
Quando mi riferisco, come avvenuto durante un’intervista venerdì sera a RTP Messina, alla qualità delle liste di altri candidati, non parlo certo delle singole persone candidate, ma della strumentalizzazione che trasforma situazioni di bisogno in occasioni di ricerca di voti a proprio esclusivo vantaggio.
Mi sono confrontato con il dramma delle baracche fin da bambino, vivo quotidianamente quello della disoccupazione e del precariato. Lì affronto per dare risposte, non per sfruttarli come chi, improvvisamente folgorato, vuole cavalcarli per la propria carriera politica.
*Chi è che strumentalizza il dramma sociale e abitativo: chi cerca di trovare soluzioni o chi lo sfrutta per a racimolare voti ad ogni costo?*”.
Non soddisfatto del chiarimento di De Domenico, Basile ha infine contrattaccato:
“De Domenico, la pezza è peggio del buco!
Rianimato dalla tarantella, dopo due giorni di silenzio sull’argomento, Franco De Domenico tenta di abbozzare una replica alla malafigura di venerdì scorso e scrive che nel suo intervento a RTP sulla qualità delle nostre liste non si riferiva alle “singole persone candidate”. Niente di più falso!
Sbaglia se pensa che qualcuno abbia già dimenticato il tenore delle sue offese. Basta riascoltare questo minuto e mezzo di sue dichiarazioni per capire che sta cercando una via di uscita, che non c’è, da una situazione per lui veramente imbarazzante.
E quando, nel suo post di oggi, fa riferimento alla “strumentalizzazione delle situazioni di bisogno per la ricerca di voti”, ci torna in mente la campagna elettorale per le regionali che De Domenico ha fatto violando la legge per non essersi dimesso prima da direttore generale dell’università. Motivo per cui dall’ARS è stato buttato fuori!
Franco, facevi più figura a chiedere scusa, ma sei ancora in tempo…”
Queste sono state fino ad ora le dichiarazioni di entrambi i candidati sulla questione.