«I numeri non mentono. Contestarli è contestare la realtà. Per questo non comprendo come sia possibile asserire che quanto da me dichiarato in merito ai dati sulla perdita dei posti di lavoro tra il 2013 e il 2018 sia falso». Ad affermarlo è il candidato sindaco della lista “Messina In Comune” Gino Sturniolo, che così commenta la nota diffusa oggi da “Coalizione civica per Messina”.
«Il movimento, con una piccata nota, ha risposto alla mia nota sulla desertificazione del Comune di Messina, ma francamente non ne colgo il significato visto che i dati da me enunciati sulla perdita dei posti di lavoro tra il 2013 e il 2018 derivano da una loro pubblicazione: “Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio”», spiega Sturniolo.
«La relazione era stata pubblicata dall’Amministrazione di allora grazie al supporto del Centro Studi Enti Locali, con il quale la Giunta Accorinti ha collaborato così tanto da avere cooptato un loro componente, Luca Eller Vainicher, per farne l’assessore al bilancio – ricorda il candidato di “Messina In Comune” – In quella pubblicazione scrivevano che ad inizio mandato l’ente aveva 1.510 dipendenti a tempo indeterminato e 296 a tempo determinato, per un totale di 1806 dipendenti. A fine mandato, al contrario, il Comune aveva 1.376 dipendenti a tempo indeterminato e 98 a tempo determinato, per un totale di 1.474 unità di personale».
«Se si considera che De Luca, nella sua ultima relazione, ha dichiarato che a fine 2021 i dipendenti sarebbero stati 1.111, possiamo dire che con le due amministrazioni si sono persi rispettivamente 332 e 363 lavoratori. Insomma – conclude Sturniolo – i dati sono semplici da leggere, e le due amministrazioni si possono dividere equamente la responsabilità».