Le capacità assunzionali delle Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo, alla luce e a confronto con le recenti disposizioni legislative nazionali, sono state al centro dell’incontro svoltosi a Palazzo dei Leoni venerdì 29 aprile 2022.
L’evento è inserito nel progetto “Metropoli Strategiche” con il quale l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, offre, attraverso i propri esperti, percorsi di accompagnamento tecnico-amministrativo focalizzati sulle tematiche di maggiore rilevanza per le Città Metropolitane.
Sono intervenuti in rappresentanza dei tre Enti siciliani: la Segretaria Generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti, che ha coordinato i lavori; la Segretaria Generale, dott.ssa Antonella Marascia ed il Ragioniere Generale dott. Massimo Bonomo della Città metropolitana di Palermo e, da remoto, il Segretario Generale, dott. Mario Trombetta e il Ragioniere Generale dott. Francesco Schillirò della Città Metropolitana di Catania
Al tavolo dei lavori, in veste di consulenti ANCI, il dott. Giuseppe Canossi, esperto di enti locali, ed in particolare, nel campo delle funzioni di organizzazione e gestione delle risorse umane e il dott. Rocco Conte, dirigente della Direzione Servizi Finanziari, Sistemi Informativi e Partecipate della Città Metropolitana di Firenze.
Ha introdotto i lavori la Segretaria Generale Caponetti sottolineando la valenza “strategica” di questa parte del percorso proposto da Metropoli Strategiche: “Le sfide alle quali siamo chiamati, legate all’ utilizzo delle risorse del PNRR e delle altre risorse a nostra disposizione, senza il supporto del personale, senza le figure professionali necessarie sono alquanto problematiche da affrontare. Per far fronte a ciò abbiamo messo in campo una strategia di rete che ci aiuterà a dare delle risposte e a sostenerci nelle scelte”.
La Città Metropolitana di Messina, come ha rilevato la Segretaria Generale, nel corso degli anni ha visto un progressivo depauperamento del personale in servizio, in particolare delle figure dirigenziali, causato dal mancato avvicendamento tra pensionamenti e assunzioni. Inoltre, a fronte della drastica riduzione del personale non sono diminuite le funzioni in capo alle ex Province e, adesso, si sono aggiunti gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che impongono scelte ben precise e immediate.
“In questo percorso così complesso non si vince da soli, si vince mettendo in comune le esperienze e le specificità di ognuno” ha fortemente auspicato l’avv. Caponetti.
Il quadro in materia di personale e assunzioni delineato dai rappresentanti delle altre due Città Metropolitane, nel complesso, si avvicina al vissuto problematico messinese, con qualche traguardo, già raggiunto dalla Città Metropolitana di Palermo, illustrato dalla Segretaria Generale, che ha segnalato i concorsi per il reclutamento di dirigenti già completati e quelli in itinere.
“Stiamo cercando di gestire al meglio le tante risorse che ci stanno piombando addosso, dopo anni di penuria. Il taglio di questi incontri non è solo per ascoltare – ha evidenziato la dott.ssa Marascia – ma per portare a casa strumenti da mettere in campo, una formazione che abbia una sua produttività”.
Le problematiche sul tavolo sono complesse e interconnesse, basta guardare quanto la situazione degli organici divenga ancor più “ingarbugliata” se si debbono fare i conti con la riduzione dei trasferimenti regionali e con le questioni relative ai bilanci.
In tal senso, dai consulenti dell’ANCI, Canossi e Conte, sono arrivati alcuni suggerimenti che consentiranno di affrontare, in tempi più rapidi, le assunzioni in quota PNRR, e quindi in deroga all’attuale sistema di reclutamento.
Per quanto riguarda il regime attuale delle assunzioni, in Sicilia non viene applicato il Decreto Ministeriale dell’11 gennaio 2022, concernente l’individuazione dei valori soglia ai fini della determinazione delle capacità assunzionali delle province e delle città metropolitane.
A differenza del resto d’Italia, da noi vige la cosiddetta regola del “turn over”, cioè le Città metropolitane siciliane possono (potrebbero) utilizzare per nuove assunzioni, a tempo indeterminato, il 100% della spesa del personale cessato nell’anno precedente. Il condizionale è motivato dal fatto che la mancata approvazione dei bilanci ed altre problematiche che gravano sugli organici degli Enti locali, impediscono di fatto di procedere a nuove assunzioni.
Come hanno chiarito gli esperti dell’ANCI la situazione sarebbe notevolmente peggiorata, con una maggiore decurtazione progressiva delle capacità assunzionali a causa della mancata sostenibilità finanziaria, se non fosse stata differenziata, dopo un lungo dibattito a livello ministeriale, la posizione delle Città Metropolitane siciliane dal resto d’Italia.
Quindi, il ripristino degli organici degli Enti Locali si presenta di difficile, laboriosa ma non impossibile attuazione, però con tempistiche a medio/lungo termine. Invece, un obiettivo raggiungibile in tempi più rapidi, caldeggiato dai consulenti Canossi e Conte, sarà il reclutamento delle professionalità utilizzando i fondi del PNRR.
All’incontro hanno partecipato i Funzionari della Città Metropolitana di Messina che, in particolare il Dott. Ranieri per la Ragioneria Generale ed il Dott. Sparacino per il settore Personale, hanno proposto una serie di riflessioni e di richieste che i consulenti ANCI, con le altre indicazioni registrate durante il loro percorso di supporto, presenteranno all’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
L’organizzazione dell’evento è stata curata dalla Segreteria Generale dell’Ente con l’Ufficio Unico della Formazione, responsabile Maria Luisa Sodo Grasso e con l’Ufficio Processi partecipativi delle comunità locali, responsabile Pina Giarraffa.