Dopo il subentro di Medial Franchising, e il passaggio di 41 punti vendita su 42, è stato raggiunto l’accordo per i lavoratori dell’ex Gicap con la cigs, la cassa integrazione straordinaria, che va a garantire tutti i livelli occupazionali. L’intesa è arrivata tra tutte le segreterie regionali siciliane di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, insieme alle strutture territoriali di Messina e Agrigento.
“Siamo fortemente destabilizzati dai costanti incidenti che travolgono la rete vendita della Commerciale Gicap – dice la segretaria generale della Filcams Cgil Messina Giselda Campolo – un mese fa eravamo improvvisamente venuti a conoscenza di un problema al punto vendita di Capo Peloro che lo porterà a inevitabile chiusura; la scorsa settimana ci è stata comunicata la cessazione immediata della attività commerciale del punto vendita di via Carlo Botta. Sono rimaste in bilico quasi trenta famiglie, ma al termine della trattativa siamo riusciti a salvare i livelli occupazionali grazie alla firma di un accordo sindacale per la richiesta dell’ammortizzatore sociale. La costante instabilità della rete vendita, però, ci lascia gravemente preoccupati rispetto alle evenienze che sopraggiungano nuove difficoltà su altri punti vendita, per questo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, chiederemo a Gicap e ai commissari giudiziali di comunicarci eventuali ulteriori criticità dei supermercati per poter trovare soluzioni d’anticipo e non affrontare l’emergenza all’ultimo momento. Non è stato semplice, infatti, chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori di sopportare altri 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale, dopo aver subito ammortizzatori sociali da tutte le aziende che li hanno avuti in gestione, con importanti riduzioni dello stipendio che hanno comportato grandi sacrifici per le loro famiglie. Auspichiamo – aggiunge Campolo – che il piano industriale di Medial Franchising a supporto di questo ammortizzatore rilanci effettivamente questa attività e sia l’ultimo sacrificio per risanare una rete vendita martoriata da anni di violazioni contrattuali e gestioni improvvisate”.