Le dichiarazioni del Rettore sul progetto Irccs-Policlinico non ci stupiscono, ma al contempo devono far riflettere e comprendere cosa ci sia dietro questa ricerca ossessionata di privatizzazione del Policlinico. Todaro ribadisce che il Policlinico è una azienda ospedaliera universitaria di tipo a (ex policlinico universitario a gestione diretta) e pertanto dal punto di vista giuridico la sua trasformazione è inattuabile.
Proprio in virtù di questa situazione, il Rettore è alla ricerca spasmodica insieme alla Regione e con la complicità di alcune sigle sindacali locali, attraverso tatticismi o artifizi normativi di collocare il policlinico tra le aziende ospedaliere regionali, violando norme nazionali, sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, nonché pareri del Dipartimento della Funzione Pubblica e dell’Avvocatura Generale dello Stato.
Vorrei ricordare al Rettore in merito alla proposta di istituire nuove scuole di specializzazione, che il Policlinico per la rete ospedaliera regionale non possiede posti letto di cardiochirurgia, e tra l’altro aggiunge Todaro stiamo ancora aspettando la revoca dell’incarico del Responsabile dell’UOSD di Cardiologia Interventistica per l’assenza di requisiti previsti dal contratto.
Sento scandalosamente ancora parlare di posti letto di terapia intensiva, continua Todaro, che ho denunciato nel novembre 2020, proprio per l’assenza e la mancata attivazione dei posti letto previsti dalla Regione, e lo sperpero di denaro pubblico utilizzato presso il padiglione C del Policlinico, ma continuo ad affermare ancora oggi che presso il Policlinico non è stato creato un solo posto letto di terapia intensiva; anzi aggiungo che proprio in questi giorni si stanno eseguendo ulteriori lavori presso l’ala sud del piano terra del padiglione C per 18 posti letto di terapia intensiva in riservato silenzio.
Todaro infine è disponibile ad un confronto pubblico con il Rettore, visto che da oltre un anno ha interrotto le relazioni sindacali ufficiali e non partecipa a quelle del Policlinico.