di Veronica Pagano – Nella seduta di approvazione del bilancio previsionale 2022, il Consiglio Comunale ha approvato l’emendamento di assegnazione delle risorse finanziarie allo Sportello comunale antiusura, con 16 voti a favore, 4 contrari e 1 astenuto.
Lo Sportello è stato istituito oltre 10 anni fa per fornire consulenza e assistenza legale, fiscale e psicologica alle vittime, anche potenziali, di usura ed estorsione, raccogliere segnalazioni e denunce e prevenire il ricorso al credito illegale, favorendo l’accesso al fondo ministeriale per la prevenzione dell’usura.
“Troverei allucinante e immorale – ha dichiarato in aula il consigliere in area PD, Alessandro Russo – che la città non avesse ancora una disponibilità da destinare al contrasto di questa tremenda piaga sociale”.
Un fenomeno sempre più in crescita, marcatamente in Sicilia, come confermato dalla Confcommercio in occasione della Giornata nazionale “Legalità, ci piace!”.
“Questo Sportello – ha chiarito Salvatore De Francesco, Direttore del Dipartimento Servizi alla persona e alle imprese – ha funzionato fino all’inizio dell’emergenza Covid. Poi si è interrotta l’attività”.
“Credo che – ha concluso il consigliere Russo – ci sono degli interventi che qualificano l’Amministrazione e aver azzerato quel fondo in questi 2 anni è un fatto grave”.
I dubbi dei consiglieri del gruppo misto sullo Sportello
Hanno votato contro l’assegnazione dei 25mila euro i consiglieri Francesco Cipolla, Serena Giannetto, Giuseppe Schepis e Sebastiano Pergolizzi. Quest’ultimo ha contestato procedura e modalità di presentazione dell’emendamento e avanzato dubbi sull’opportunità di assegnare nuove risorse allo Sportello in una fase di predissesto, proponendo di affidare il servizio alla Messina Social City.
De Francesco ha chiarito che i requisiti sono rigidamente fissati per legge (art. 15 L. 108/1996) e che la procedura di affidamento del servizio è ad evidenza pubblica, tranquillizzando il consigliere Pergolizzi circa la disponibilità di atti e relazioni sull’attività dello Sportello presso gli uffici dipartimentali.
Comitato AddioPizzo: “Adesso si diano gambe al Regolamento Antimafia, presidio di legalità e libertà”
Nell’esprimere grande soddisfazione per l’assegnazione delle risorse allo Sportello antiusura, il Comitato Addiopizzo ha rilanciato il Regolamento Antimafia, adottato dal precedente Consiglio comunale, quale “ulteriore presidio alla legalità e alla libertà dei cittadini consumatori e degli esercenti”. Un Regolamento che è dotato di “tutti gli strumenti e le pratiche per andare incontro ai cittadini che decidano con coscienza di denunciare il racket”.
“Auspichiamo – dichiara il Presidente Enrico Pistorino – che il Consiglio comunale uscente voglia ulteriormente distinguersi per adempiere anche a questo passaggio, destinando allo stesso Regolamento quelle risorse pensate e approvate in precedenza a sostegno della denuncia, come gli sgravi fiscali, le risorse accessorie per il contrasto all’usura e soprattutto l’istituzione dell’Osservatorio antimafia partecipato, quale strumento di interlocuzione con la cittadinanza, necessario a monitorare e migliorare questa intuizione”.
Alessandro Russo e il fronte deluchiano: è scontro
Con nota stampa, l’avv. Alessandra Calafiore ex assessore alle Politiche Sociali e l’avv. Dafne Musolino già assessore alle attività produttive nell’amministrazione De Luca sono intervenute chiarendo che “le attività dello Sportello sono state finanziate dall’Amministrazione De Luca fino a tutto il 2020 e sono state sospese solo a causa della pandemia. Dunque, diversamente da quanto dichiarato da alcuni consiglieri, lo Sportello non è rimasto chiuso due anni ma solo 16 mesi”. Ciò a causa della “impossibilità di fare il ricevimento del pubblico per le stringenti disposizioni sanitarie che vennero emanate in quel periodo, ma il relativo capitolo di bilancio non è stato mai soppresso, anzi sullo stesso capitolo erano ancora giacenti circa diecimila euro che tuttavia non erano sufficienti a fare riprendere il servizio per l’anno 2022”.
“Il nostro voto contrario – hanno chiarito i consiglieri del gruppo misto Cipolla, Giannetto, Pergolizzi e Schepis – non ha mai inteso costituire espressione di una contrarietà allo svolgimento dello Sportello, del quale invece apprezziamo l’attività svolta in questi anni, ma è stato espresso esclusivamente sulla scorta di quanto rappresentato dal Segretario Generale con l’obiettivo di approfondire le modalità di gestione della spesa e di garantire un servizio ancora più efficace, con l’integrazione di psicologi a sostegno delle persone vittime dell’usura”.
Non si è fatta attendere la reazione di Alessandro Russo: “La smentita che non smentisce delle ex assessore Calafiore e Musolino conferma, innanzitutto, che lo stanziamento necessario alle attività dello Sportello era stato azzerato dalla Giunta De Luca, circostanza emersa dal dibattito di Consiglio. In secondo luogo, che le delicate e importanti attività dello Sportello antiusura sono state quindi sospese dal 2020, ossia quasi due anni pieni, nonostante i “soli sedici mesi” di sospensione (uniti all’azzeramento dei fondi necessari..) vantati – che vanto! – dalle due ex assessore”.
Russo risponde anche ai consiglieri del gruppo misto ricordando che “l’emendamento è stato presentato in aula per il voto con tutti i pareri favorevoli di regolarità tecnica, contabile, di copertura finanziaria e di legittimità esitati dai dirigenti competenti. L’iter dell’emendamento – conclude – è stato seguito con scrupolo dal dirigente competente, De Francesco, sulla base della voluminosa documentazione che annualmente viene protocollata da chi gestisce lo Sportello”.